BORDEAUX, SEMPRE PIÙ IN ALTO! DOPO IL RECORD PER L’ANNATA 2009, I “FUTURES” DEI GRANDI CHATEAUX BORDOLESI VEDONO I PREZZI IN CRESCITA DEL 10-20%. GRAZIE ALLE RICHIESTE DEI MERCATI ASIATICI, CHE COMPENSANO LA “FIACCHEZZA” DEGLI USA

Irresistibile Bordeaux, almeno per i mercati asiatici, il cui estremo interesse verso questi vini fa schizzare letteralmente in alto i “futures” dell’annata 2010, dopo un 2009 che aveva consentito ai vini bordelesi di stabilire il record assoluto in termini di quotazioni. La tendenza di una crescita dei prezzi del 10-20% è confermata dai prezzi rilasciati da marchi come Château Margaux e Mouton-Rothschild, mentre, ancora, mancano i prezzi di Château Latour, Lafite Rothschild e Haut-Brion.
Château Margaux e Mouton-Rotschild hanno fissato il prezzo a 600 euro a bottiglia, sui 550 euro dell’annata 2009, determinando un fatturato decisamente in salute per i principali négociant.
In controtendenza, per la celebre rivista “Wine Spectator”, Château Cos-d’Estournel, a 198 euro a bottiglia sui 215 dell’annata 2009 e Château Ducru-Beaucaillou che scende da 180 a 150. Bene, invece, Château-Certan il cui prezzo a bottiglia è di 180 euro contro i 156 del 2009, La Conseillante a 150 euro a bottiglia contro i 138 del 2009, mentre Château Palmer ha mantenuto per l’annata 2010 lo stesso prezzo della precedente, e cioè 215 euro a bottiglia.

Ma mentre l’interesse di acquisto in Asia e in altri mercati ha prodotto un aumento della domanda globale, il mercato statunitense, storica meta dei pregiati vini bordolesi si sta mostrando più “fiacco”, a causa di difficoltà economiche e di consumatori sempre più attenti al rapporto qualità prezzo. Se (e quando) passera la “sbornia” asiatica, che ne sarà delle quotazioni?