02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

BRUNELLO: MISURE DI CONTROLLO E PROCEDURE INEDITE, NASCE IL “BOARD DI GARANZIA” (CON IL MIPAAF). I PRODUTTORI DI MONTALCINO INTRODUCONO - PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA - TECNOLOGIE E METODI ANALITICI A GARANZIA DELLA DOCG … VENDITE OK: +16% SUL 2007

Italia
Francesco Marone Cinzano, presidente del Consorzio del Brunello

Il 30 maggio 2008 potrebbe essere stata una data storica per Montalcino e per l’enologia italiana: “i produttori del Brunello, in assemblea, a stragrande maggioranza, hanno dato il via libera ad una svolta definita epocale nella panorama del settore vinicolo italiano, approvando l’introduzione di tecnologie e metodi analitici a garanzia della docg del famoso rosso”.

“La decisione di introdurre, per la prima volta in Italia, metodi analitici di controllo del vino è stata presa - si legge in una nota stampa - dal Consorzio, di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole e la Camera di Commercio di Siena che daranno vita al fianco del Consorzio, con i loro rappresentanti, al “Board di Garanzia” che definirà i parametri analitici e gli strumenti operativi per garantire la purezza Sangiovese richiesta dal Disciplinare”.

“Il “Board di Garanzia”, formato da tre persone con specifiche deleghe di competenze, si avvarrà della consulenza di tecnici specialistici di fama internazionale nel settore dell’enologia, dell’agricoltura e della biologia; a questa soluzione concreta e pragmatica - aggiunge la nota firmata dalla Barabino & Partners - si è giunti attraverso un confronto tra il Consorzio del Brunello di Montalcino ed il Governo, grazie all’operato del Sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali, Antonio Bonfiglio”.

“La decisione adottata dall’Assemblea conferma il rispetto del “disciplinare” con l’introduzione oggi e per il futuro dei migliori e più innovativi strumenti e procedure di controllo che il mondo scientifico mette a disposizione per garantire, tra le altre, quattro priorità: la purezza del Sangiovese nel Brunello; la conformità delle tecniche vitivinicole dalla vigna alla produzione; l’affinamento tradizionale in legno; la tipicità e l’origine del vino in termini territoriali”.

“L’assemblea del Consorzio del Brunello di Montalcino, inoltre, ritiene che la decisione adottata vada nella direzione di risposta - si legge in una nota stampa - alle richieste dell’ente americano Ttb - Ufficio per il Commercio e la Tassazione di Alcol e Tabacco, in merito alla tutela di garanzia per la distribuzione della dendemmia 2003 sui mercati Usa”. Il presidente Francesco Marone Cinzano ha comunicato all’Assemblea che “l’ipotizzata valutazione circa eventuali provvedimenti restrittivi sull’importazione di Brunello negli Stati Uniti sarà oggetto di un incontro a Siena con una delegazione del Ttb - Ufficio per il Commercio e la Tassazione di Alcol e Tabacco, nella settimana del 9 di giugno”.

“Oggi con l’adozione di metodi analitici di garanzia, che potranno rappresentare una linea guida e una pietra miliare nella certificazione di garanzia di tutto il vino italiano, il Brunello di Montalcino e i suoi produttori - continua la nota stampa - segnano ancora un nuovo primato nel panorama legislativo vitivinicolo nazionale. Sono stati i produttori del Brunello di Montalcino tra i primi in Italia: negli anni ’30 ad aver ottenuto dallo Stato Italiano la delimitazione del territorio di produzione; nel 1966 ad aver introdotto il primo “disciplinare” Doc in Italia; nel 1980 ad aver conseguito la denominazione Docg; nel 1992 ad introdurre il criterio di valutazione della qualità dell’annata con il metodo da 1 a 5 stelle; nel 1994 a registrare una denominazione “DOCG” come marchio commerciale.

“Lungi da millantate problematiche di diffusione e gradimento”, buone news anche nel business: “l’andamento delle vendite, il “sold out” al 31 maggio 2008, è stimato - conclude la nota stampa del Consorzio del Brunello - in circa 4.980.000 bottiglie vendute sulle 2.860.000 del 2007 (il riferimento è all’annata 2002), annata giudicata mediocre dai produttori, con +16% sul totale/anno di produzione. Con ciò dimostrando il crescente successo di vendite del Brunello di Montalcino e l’autorevolezza e la notorietà del “marchio”, indipendentemente dai recenti eventi giudiziari”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli