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TEMPI DIFFICILI

Buona Pasqua. Nonostante tutto. Con il vino ed il made in Italy tutto

Gli auguri, le riflessioni e i ringraziamenti di WineNews. Soprattutto a chi lotta in prima linea contro l’epidemia del Coronavirus
ITALIA, PASQUA, vino, WINENEWS, Italia
La tavola della primavera di Coralla Maiuri: una composizione musicale, dove a prevalere è il caos della natura

Lettori, in primis, Buona Pasqua. Anche se “diversa”, inimmaginabile. Ma, responsabilmente, dobbiamo ancora rimanere a casa, osservando la via che come Paese abbiamo scelto. Pazientare ancora, nell’interesse superiore dell’Italia, e non perdendo mai la speranza. E, dopo aver accusato il colpo, impiegando il tempo di oggi nel disegno di un futuro che tornerà, anche se non come prima, almeno per anni. Finchè non saremo riusciti a trovare l’antidoto-vaccino per il Covid-19. Quella speranza che non deve andare persa. Adesso, però, come non mai nella nostra storia, c’è bisogno di un vero e concreto sostegno dello Stato verso le imprese - che sono la vera forza dell’Italia - con pochi provvedimenti seri e chiari, e con dotazioni all’altezza, evitando rigorosamente di non alimentare la burocrazia, il vero cancro dell’Italia anche in questo periodo.
Continuiamo, quindi, a godere delle piccole cose, come possiamo, nell’intimità delle nostre case, leggendo un libro di storia dell’arte o di letteratura, guardando e riguardando un bel film, magari di uno dei tanti grandi registi italiani, e bevendo un buon vino italiano, tutti simboli della nostra civiltà che possono allietare questi giorni difficili. E riscopriamo il piacere di farlo in famiglia, riportando il vino sulla tavola di tutti i giorni, della quale deve tornare ad essere il compagno perfetto che è sempre stato, anche in futuro, quando torneremo ad una vita normale, consapevoli che in questi giorni ci ha serenamente allietato.
Quando sarà il momento torneremo “... a rivedere le stelle ...” per citare il sommo poeta Dante, “padre” dell’identità italiana, nell’ultimo verso dell’Inferno, in compagnia della “guida”, Virgilio, presagio del nuovo cammino di luce e di speranza che l’attende dopo le tenebre: un messaggio davvero attuale.
Come Winenews, continueremo - perché lo possiamo fare grazie alla particolare tipologia di lavoro - in “smart working”, ben sapendo però che il nostro “lavoro” non potrà mai essere solo “on line”: la professione di cronisti, di degustatori e di narratori dei grandi vini e del buon cibo, ha bisogno di incontri, degustazioni, eventi, fiere, tour nelle cantine e nelle aziende agricole ed agroalimentari, visite ai ristoranti. E sapendo che tutto questo, prima o poi, magari diversamente, tornerà.
Questo settore non può, infatti, vivere nelle sorde case davanti ai computer, facendo spesso solo puro esercizio di stile, con degustazioni e racconti asettici e non vissuti, tutti prigionieri del virtuale e dell’elettronica, realizzati spesso più per se stessi che per essere al servizio del mondo dell’enogastronomia. Che ha bisogno, invece, di professionisti per raccontare cantine, territori, distretti, artigiani (ma anche “industriali”) del mondo del vino, del cibo, della ristorazione, in maniera “reale”, professionale e con cultura, con il giusto linguaggio e i giusti strumenti.
Un invito che possiamo rivolgere noi che ci occupiamo di questo mondo in attesa che l’Italia torni “a fare l’Italia”, come sempre ha fatto nella sua storia, esportando la sua bellezza, fatta di arte, cultura, scienza, e anche di cibo e di vino, di cui il mondo (e i suoi cittadini ne sono consapevoli) non possono fare a meno.

Buona Pasqua, #celafaremo !

P.S. - Come cittadino italiano non mi stancherò mai di ringraziare tutti i medici, gli infermieri, la Protezione Civile, gli operatori del volontariato che sono stati sempre fondamentali, e lo sono ancora di più in questo momento per il nostro Paese. Grazie a chi è a lavoro ancora senza sosta per salvarlo. Con l’augurio, magari in futuro, di investire tante più risorse per i servizi veri ed importanti per i cittadini, e tagliando le tantissime voci inutili nella gigantesca spesa pubblica italiana.
Alessandro Regoli

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