C’è anche un po’ di Italia nella “rivoluzione” di Starbucks: la celeberrima catena americana di coffe shop (il gruppo n. 3 negli Stati Uniti, con 9,8 miliardi di dollari di vendite solo negli States), da qualche anno sta sperimentando anche la somministrazione di vino in alcuni punti vendita in Usa e non solo. Con buoni risultati, pare, visto che nei locali dove il vino (e la birra) hanno affiancato caffè e cappuccini sono raddoppiate. E la sperimentazione continua, con un tocco di made in Italy in più: tra le etichette che i clienti Starbucks possono assaggiare, ora, c’è anche il Prosecco Doc “Il Fresco”, uno dei vini di maggior successo della griffe veneta Villa Sandi. E visto che la catena sta iniziando a sperimentare anche l’offerta di piccola ristorazione alla sera, chissà che non si sia aperto un altro insospettabile (e potenzialmente enorme) canale di distribuzione per il gusto made in Italy.
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