C’è Festival e Festival, ma sono sempre di più quelli in cui la cultura si unisce al vino. Ed è un successo. Dietro non c’è un segreto, ma una formula che piace, dove il desiderio del pubblico in cerca di esperienze gastronomiche e la volontà delle aziende di sostenere e valorizzare la cultura nel proprio territorio si incontrano. Aspettando “Collisioni” a Barolo, vero e proprio Festival di territorio, che, tra mostri sacri della musica mondiale come Elton John e Premi Nobel come Svetlana Aleksievič, ha un “Progetto Vino” unico nel suo genere, curato dal giornalista Ian d’Agata e con guest star enoiche come l’outsider del wine journalism Antonio Galloni, ed il cui successo è testimoniato dalla folla che, dal 14 al 18 luglio, si prepara ad invadere le Langhe Patrimonio Unesco tra addetti ai lavori e Millennials (oltre il 50% del pubblico è under 30), il mondo del vino italiano entra nel vivo della sua “stagione culturale”, con un ricco cartellone di eventi di alto livello, nei terroir e nelle cantine più famose.
La Castello Banfi, oltre ad essere una delle più celebri cantine italiane, da quasi 20 anni è l’ideatrice di “Jazz & Wine in Montalcino”, uno dei più longevi Festival del genere a livello internazionale, che, con l’Alexaderplatz di Roma, fa incontrare musica d’autore e grandi vini - gemellato con “Jazz&Wine of Peace” di Cormòns e “Zola Jazz & Wine” a Zola Pedrosa - e che porta tra i vigneti del Brunello i più grandi musicisti italiani ed internazionali: da Johnny O’Neal a Ronnie Cuber e Tonino Horta Quintet, da Bobo Rondelli a Gaetano Partipilo, da Simona Bencini al Paolo Fresu Quintet, fino alla Jazz & Wine Orchestra diretta da Mario Corvini (12-17 luglio; www.montalcinojazzandwine.com). Sempre in Toscana, ma spostandosi in Maremma, a 20 anni dall’acquisizione della sua Tenuta, anche la famiglia Cecchi apre le porte di Val delle Rose con un Festival aziendale, il “Val delle Rose presenta…”, tra cinema, teatro, danza e musica, visite alla cantina e cene con i suoi vini ed i piatti locali (fino al 10 settembre; www.valdellerose.it). “Bolgheri Festival”, invece trasloca, dalle colline al mare, con una nuova edizione, ma sempre con la formula del Festival: Gianna Nannini, Stadio, Massimo Ranieri, Subsonica, Max Gazzè e Vinicio Capossela, accanto a Marco Travaglio e Antonio Padellaro, sono solo alcuni tra i big nel cartellone dove anche il vino è protagonista, promosso da Ad Management ed Associazione Bmf Costa Toscana, e nato dall’esperienza del “Bolgheri Melody”, che fino al 2015, ha visto i più grandi artisti internazionali nella storica Arena Mario Incisa della Rocchetta, dedicata al “padre” del Sassicaia, e che ora avrà nell’Arena Bolgheri a Marina di Castagneto Carducci la sua nuova location (29 luglio-22 agosto; www.bolgherifestival.it).
In Valpolicella, mantenendo la sua secolare tradizione artistica, è Villa Bertani-Mosconi, che nei secoli ha ospitato importanti musicisti, compositori e librettisti, la location del “Festival internazionale di musica da Camera”, in collaborazione con l’associazione Listz ed accompagnandolo con visite guidate alla Tenuta ed alle cantine e cene pre-concerto in Villa con i vini Tenuta Santa Maria (fino al 1 agosto; www.mosconibertani.it). “Teatro in Cantina”, all’edizione n. 6, è invece una rassegna di serate di connubio tra teatro canzone, comicità, riflessione e vino, che oltre alla Valpolicella abbracciano luoghi e cantine del Soave, del Bardolino e del Custoza (fino al 7 settembre; www.teatroimpiria.net).
Teatro, musica e arte contemporanea, sono tutti protagonisti da Planeta in Sicilia. Il teatro innanzitutto, con lo “Sciaranuova Festival” nel Teatro in Vigna a Sciaranuova sull’Etna, anfiteatro naturale tra il vulcano e i vigneti, che ospita spettacoli teatrali sotto la direzione artistica di Paola Pace, dopo un aperitivo al tramonto, passeggiate sul vulcano e visite alla cantina Feudo di Mezzo (29 luglio-6 agosto); quindi, la musica, nel palmento della Tenuta Buonivini a Noto sfondo di un programma di concerti al tramonto, che culminerà il 26 agosto con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con cui Planeta celebrerà l’inizio della vendemmia da cui nasce il Nero d’Avola Santa Cecilia; infine, l’arte, da settembre, con l’edizione n. 7 della residenza itinerante per artisti in un “Viaggio in Sicilia” dal titolo “Mappe e Miti del Mediterraneo”, a cura di Valentina Bruschi, fino al baglio dell’Ulmo a Sambuca di Sicilia dove fisseranno le suggestioni nelle loro opere, in vista della mostra in programma nel 2017 (www.planeta.it). Ma c’è anche “AperitiFlorio & Worldnights”, la rassegna di aperitivi musicali del giovedì nella Terrazza Florio a Marsala, con tour guidato nelle storiche bottaie delle Cantine Florio, i vini Duca di Salaparuta, Corvo e Florio e musica da tutto il mondo, guardando il mare (14 luglio-25 agosto; www.duca.it).
E quest’anno al “Macerata Opera Festival” la messa in scena di “Medea, da Cherubini a Pasolini”, in programma l’11 agosto all’Arena Sferisterio e che racconta il Mediterraneo attraverso la tragedia, l’opera e il cinema, in collaborazione con Imt-Istituto Marchigiano di Tutela Vini, partner del Festival, e Medici Senza Frontiere a favore della campagna “Milioni di Passi” per le persone in fuga, sarà accompagnata prima dello spettacolo da degustazioni di vini e assaggi street food mediterranei in piazza Mazzini con lo chef stellato Errico Recanati e gli chef siriani dell’Associazione Yalla Yalla (22 luglio-14 agosto; www.sferisterio.it). Con un decennio alle spalle, il “Locus Festival” nelle strade e nelle piazze di Locorotondo e di tutta la Valle d’Itria è invece un simbolo dello spirito innovativo e vibrante che sta guidando la Puglia, e quest’anno, avrà un grand finale “di vino”, in una delle più celebri cantine del territorio, main sponsor del Festival: la “Tormaresca night” (17 agosto), che apre le porte al pubblico del grande jazz di Kamasi Washington e della sua big band The Next Step, tra gli altri, per assaggiare una selezione dei suoi vini in edizione limitata per la kermesse (15 luglio-17 agosto; www.locusfestival.it). Ma il grande jazz è protagonista come da lunga tradizione anche in Umbria, dove “Drink With” è il Festival di Argilla Eventi e Comunicazione, con il patrocinio della Strada del Sagrantino e del Movimento Turismo Vino Umbria, che, dopo Cantine Lungarotti e Arnaldo Caprai, sbarca alla Cantina Di Filippo (10 agosto) e si conclude da Le Cimate (11 settembre; www.argillaeventi.it). Infine, per gli amanti del cinema, “CinemaDivino” è una rassegna consolidata ed itinerante, dall’Emilia Romagna al Friuli Venezia Giulia, dall’Umbria alle Marche, e non solo, che trasforma le cantine in veri e propri cinema, tra una scena e l’altra di “Sideways” o “Barolo Boys”, visite, degustazioni e cene (fino al 30 agosto; www.cinemadivino.net).
Focus - L’anima enoica di “Collisioni” (Barolo, 14-18 luglio). Per addetti ai lavori & Millennials
Un evento nell’evento, con un fitto programma di convegni, interviste, incontri e confronti, degustazioni e assaggi, e visite in azienda, con i più importanti professionisti del vino a livello internazionale e alcune delle più celebri cantine italiane: ecco il “Progetto Vino”, l’anima enoica di “Collisioni” a Barolo (14-18 luglio, Winenews è media partner dell’evento; www.collisioni.it), coordinato da Ian d’Agata, contributing editor di “Decanter” e staff writer di “Vinous”, nonché direttore scientifico della Vinitaly International Academy, insieme a Filippo Taricco, direttore artistico del celebre Festival agrirock sul cui palco saliranno, tra gli altri, Francesco Guccini, Ligabue, Loredana Bertè, Roberto Vecchioni, Ron, Negramaro, Modena City Ramblers, Federico Poggipollini, Samuele Bersani, Cristiano De Andrè, Mika, Marco Mengoni, Noemi, Emma, Atom Egoyan, Michel Houellebecq, Richard Ford, Abel Ferrara, Erri De Luca, Gianni Vattimo, Stefano Benni, Loretta Goggi e Vittorino Andreoli.
Tanti gli ospiti internazionali che hanno già confermato la loro adesione al “Progetto Vino”, e una guest star, Antonio Galloni, outsider di prestigio nel mondo del wine journalism, con una conferenza in cui racconterà, la sua esperienza ed i progetti futuri, la sua lettura del presente e la visione del futuro, mettendo al centro la viticoltura italiana in un confronto aperto con i grandi competitor internazionali. Galloni, del resto, con “Vinous”, il progetto editoriale che ha fondato e che dirige, racconta da anni il mondo del vino italiano a migliaia di wine lovers sparsi in 75 Paesi diversi. Ma ci saranno anche Jeffrey Porter, Wine Director dei 20 ristoranti Batali&Bastianich negli Stati Uniti, e Keith Goldston, Master Sommelier e Wine Director del Capella Hotel a Washington Dc, da Anna Rönngren, sommelier stellata del ristorante Frantzén e docente presso la Restaurangakademien in Svezia, a Bryant Mao, chief sommelier del ristorante Hawksworth, miglior Sommelier in British Columbia nel 2015 in Canada, da Seamus Sharkey, chief sommelier del ristorante The Ledbury, due stelle Michelin a Londra, a Leonid Sternik, miglior sommelier russo nel 2006 e proprietario del ristorante Vincent a San Pietroburgo, fino ad Elin McCoy, responsabile della rubrica dedicata a wine & spirits per Bloomberg Markets. E ancora, Jay Hutchinson, head sommelier del ristorante Ai Fiori, New York, Roberto Dante Martella, proprietario del ristorante Grano a Toronto, Beatriz Machad, sommelier del The Yeatman Relais & Chateaux a Porto, “Best of Award of Excellence” wine list di “Wine Spectator”, Bernardo Silveira M. Pinto, importatore di vino in Brasile, Chris Horn, wine director del Purple Café di Seattle, Madeleine Stenwreth, Master of Wine in Svezia, ma anche esperti dall’estremo Oriente, e dalla Cina in particolare, tra cui, Dorian Tang, mational education manager Asc Fine Wines e Ying Guo, e capo sommelier del Four Seasons a Shanghai.
Insomma, saranno oltre 70 i giornalisti e i sommeliers internazionali ospiti a Barolo, per conoscere non solo i grandi vini del Piemonte, dal Consorzio Vini Piemonte al Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, ma anche il Consorzio Vino Chianti, il Franciacorta, le Famiglie dell’Amarone d’Arte, il Brunello di Montalcino, l’Imt-Istituto Marchigiano di Tutela Vini, l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Assovini Sicilia, le etichette dal Friuli alla Sardegna, dalla Basilicata all’Etna, e di cantine come Marchesi di Barolo e Gianni Gagliardo, Boroli e Medici Ermete, Ceretto e Vajra, Pio Cesare e Elvio Cogno, Fontanafredda e Borgogno, ColleMassari e Gianfranco Fino, Cusumano e Tasca d’Almerita, Cantine Settesoli e Baglio di Pianetto, Donnafugata e Argiolas, Pala e Sella e Mosca, per citarne solo alcune, accanto alla Grappa Nonino ed a tante eccellenze gastronomiche made in Italy.
E poi ci sono i giovani a cui si rivolgono i produttori che hanno scelto di scendere dalla cattedra trasmettere, semplicemente, le emozioni dei loro grandi vini, ma che sono anche i protagonisti in prima persona sul nuovo palco wine & food del Castello di Barolo dedicato agli incontri dinamici di “Bred Religion” in collaborazione con il Progetto Giovani del Festival realizzato grazie alla partnership con Agenzia Nazionale Giovani, e che vedrà i ragazzi da tutta Italia, videomaker, fumettisti, fotografi impegnati a Barolo a trovare nuove forme di narrazione e racconto.
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