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C’È UN PIZZICO DI ITALIANITÀ NEI 5,2 MILIONI DI EURO RACCOLTI DALLA CELEBRE ASTA DEL VINO DELL’HOSPICES DI BEAUNE, IN BORGOGNA: LA “BOTTE” PIÙ QUOTATA HA SUPERATO I 270.000 EURO, GRAZIE ALLA PROMESSA DELL’EX PREMIER DAME CARLA BRUNI SARKOZY ...

Italia
Carla Bruni in asta all’Hospice di Beaune

C’è un pizzico di italianità nei de 5,270 milioni di euro raccolti dalla celebre asta del vino dell’Hospices di Beaune, in Borgogna, uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di tutto il mondo, dove le botti della cantina dello storico ospizio (fondato nel 1443) vengono messi all’incanto per beneficenza. La più pagata ha raggiunto i 270.000 euro grazie ad un “battitore” d’eccezione, l’ex première dame di Francia, l’italiana Carla Bruni, che ha tirato su la quotazione promettendo di andare di persona, insieme al marito ed ex premier Nicolas Sarkozy, a consegnare la botte al fortunato collezionista, l’uomo d’affari ucraino Igor Iankovskyi. Nel complesso, 511 le botti (da 228 litri) andate all’incanto, organizzato da Cristhie’s, con un ricavato che, nonostante una produzione del -33% sul 2011, ha sfiorato la cifra record dell’asta precedente, che aveva fruttato 5,4 milioni di euro. Quella dell’Hospices de Beaune è una delle più antiche aste del vino, e si tiene regolarmente da oltre un secolo e mezzo, in novembre. L’Ospizio, che ora ospita un museo, fu costruito da Nicolas Rolain, cancelliere del Duca Filippo il Buono di Borgogna, per alleviare le sofferenze della popolazione provata dalla famosa Guerra dei Cento Anni e da allora non ha mai smesso di avere un occhio di riguardo per le sofferenze degli indigenti e degli ammalati (è stato nella sua storia ospedale per i malati poveri, ma anche ospizio per vecchi e orfanotrofio).

Durante tutto il week-end le case vinicole più famose, le autorità comunali e le associazioni dei produttori promuovono varie degustazioni (dai semplici Beaujolais alla mitica Vosnè Romanèe, dal Pouilly Fuissè al Corton Charlemagne, al Pommard e al Mersault), per far assaggiare le annate già in commercio e quelle che stanno per andarci e che poi andranno all’asta.

L’asta, che a partire dal 1859 ha venduto pieces di vino (pièce = botte da 228 litri) provenienti dai 70 ettari di vigneti (premier cru a Volnay, Pommard, Puligny, Meursault, grand cru Corton e Corton-Charlemagne, Batard-Montrachet, Clos de la Roche) donati nel corso degli anni da benefattori a questa istituzione benefica, è riservata ai negociant accreditati, ma anche il pubblico può assistere e da alcuni anni l’avvenimento è stato trasmesso anche via Internet. Gli aggiudicatari per farsi consegnare il vino hanno l’obbligo di imbottigliare con etichette fornite dall’Ospizio di Beaune. Dal 2007, l’organizzazione dell’asta è stata affidata a Christie’s che ha dato la possibilità di acquisto di singole pièces di vino anche ai “particuliers”, ossia a singoli o gruppi di amatori, il che ha notevolmente accresciuto la popolarità di questa vendita.

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