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C’È UNA “SEZIONE AUREA” ANCHE DEL VINO: È LA RISERVA 0,618 (NUMERO DEI PITAGORICI) DELLA CANTINA SANTA LUCIA IN PUGLIA. UN’IDEA DAVVERO UNICA E RICCA DI SUGGESTIONI: 8 GLI ANNI DI INVECCHIAMENTO COME I LATI DELL’ESOTERICO CASTEL MONTE DI FEDERICO II

Italia
In Puglia a Castel del Monte nasce un rosso molto speciale

Può un vino essere prodotto ispirandosi all’armonia dei numeri stabilita dai grandi matematici della Magna Grecia, e, più tardi, alla base della costruzione delle imponenti architetture, rimaste ineguagliate nella storia, delle cattedrali e dei castelli medioevali? La risposta, sorprendemente, è sì.
Succede in Puglia, dove l’azienda Santa Lucia produce la Riserva 0,618 Castel del Monte Doc, un’idea davvero unica e ricca di suggestioni: 0,618 è il numero che definisce da sempre la “sezione aurea”, che nella Magna Grecia costituiva il segno di riconoscimento dei pitagorici, il lato del decagono regolare iscritto in una coirconferenza con rapporto, appunto, di 0,618. Lo stesso numero utilizzato anche in epoca medioevale per progettare cattedrali e castelli, scomponendo armonicamente i segmenti lineari: numero celato nel patrimonio architettonico di Castel del Monte, quel capolavoro frutto del genio di Federico II di Svevia che dal XIII secolo domina le Murge occidentali.
0,618 vuole rappresentare anche l’armonia a cui tende il vino dell’azienda Santa Lucia, situata a Corato, fra le colline della Murgia barese. 500 bottiglie di Nero di Toia in purezza che maturano per 8 anni, stiamo, infatti, parlando della versione Riserva 2004, l’ultima sul mercato.
Un vino da collezione, certo, ma anche un “oggetto” continuamente capace di rimandare alla storia e alla cultura dei luoghi da cui nasce. Il numero 8, infatti, oltre alla connotazione temporale, costitutisce anche un rimando all’ottagono dell’esoterico Castel del Monte, alla cui ombra l’azienda guidata da da Roberto Perrone Capano produce “sezioni aureree” in chiave enoica e un continuo omaggio al significato esoterico del numero 8.
L’8 è il raddoppio del numero 4 che già da sè ha il significato di coppia, rappresenta l’equilibrio, ma anche il conflitto tra spirito e materia. La somma 4+4 indica anche l’insieme di 2 quadrati, ma anche di 2 cerchi a baciare che rappresentano l’infinito. Quello che nel Casstello del Monte di Federico II detta il ritmo della costruzione: la forma ottagonale della costruzione, del cortile interno e delle otto torri ai vertici, le otto stanze interne, la vasca interna ottagonale, otto fiori quadrifogli sulla cornice sinistra sul portale di ingresso, altri otto sulla cornice inferiore, otto foglie sui capitelli delle colonne nelle stanze, otto foglie sulla chiave di volta, otto foglie di vite sulla chiave di volta della prima sala del piano terra, otto foglie di girasole sulla chiave di volta di un’altra sala, otto foglie ed otto petali su quella della quinta sala, otto foglie di acanto sulla chiave di volta dell’ottava sala, otto foglie di fico sulla chiave di volta dell’ottava sala al piano superiore.
Info: www.vinisantalucia.com

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