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C’ERA UNA VOLTA… LA ROTONDA! A GHEMME, NELLE COLLINE NOVARESI, UN’ANONIMA ROTATORIA, GRAZIE ALLE DISTILLERIE FRANCOLI, DIVENTA IL SIMBOLO DELLA STORIA E DELLE TRADIZIONI DI UN’INTERA COMUNITÀ

Italia
La rotonda di Ghemme by Francoli

C’era una volta il semaforo, freddo, duro, impertinente nel dispensare ordini a colori per imporre le leggi del traffico, oggi, invece, ci sono le rotonde, pronte a gestire i flussi di un traffico più morbido e scorrevole. E ce n’è una in particolare che, abbandonato il suo aspetto freddo e anonimo, promuove addirittura un intero territorio, simbolo della cultura e della storia delle genti che vi abitano e lavorano: è la “Rotonda Francoli”, che, grazie alle Distillerie Francoli, l’azienda ghemmese produttrice della famosa grappa made in Italy, accoglie i visitatori in arrivo a Ghemme, nelle colline novaresi (info: www.francoli.it).

Un “non luogo” come ce ne sono tanti in giro, si è trasformato così a Ghemme in un punto di attrazione, in un biglietto da visita di un intero territorio, in un accogliente “tappetone di benvenuto”.

L’arredamento della “Rotonda Francoli” - da un progetto artistico di Mario Antonietti - si compone infatti di elementi che simboleggiano i valori di tutto il territorio e della sua comunità: un vigneto di nebbiolo, rigorosamente piantato a Maggiorino, secondo la tradizione locale, diffusa dall’architetto italiano Alessandro Antonelli, originario di Ghemme e autore della Mole Antonelliana di Torino; un grappolo d’uva stilizzato, ricavato da sfere e semisfere in rame; un alambicco, a testimonianza di una tradizione distillatoria poco nota, ma che a Ghemme ha radici profonde e lontane; un totem, sempre realizzato in sfere di rame, che, come tale, ha significati ampi e soggettivi e c’è chi vi legge una struttura molecolare, chi una forma di vita che sorgendo dalla terra sale al cielo, chi un alchemico serpentino usato per condensare non solo i vapori che l’arte distillatoria produce, ma anche le idee che distilla la mente; l’edera, infine, elemento vegetale dominante sul suolo della rotatoria, a simboleggiare la tenacia, la forza, la capacità vitale di rinnovamento, il porto sicuro al quale approdare al ritorno da luoghi lontani, e il sole, a fornire l’elettricità, nel rispetto dell’ambiente.

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