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ENOTURISMO

Calice alla mano e voglia di conoscere l’Italia del vino, è tempo di “Cantine Aperte”

Il 26 e 27 maggio torna il più importante evento del Movimento Turismo del Vino: un’esperienza da fare almeno una volta nella vita di wine lover

Calice alla mano e voglia di conoscere e scoprire l’Italia del vino, i suoi tanti ed affascinanti territori, i produttori che ne traducono l’essenza in bottiglia e le loro etichette, in testa, è tempo di “Cantine Aperte”, il più importante evento di promozione dell’enoturismo in Italia con la regia del Movimento Turismo del Vino, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita di wine lover. L’appuntamento è il 26 e 27 maggio in mille cantine, dal Nord al Sud del Belpaese, pronte ad accogliere più di un milione di eno-appassionati, giovani, famiglie, comitive o coppie, per promuovere da una parte la cultura del vino di qualità, eco-sostenibile e nel rispetto del giusto equilibrio tra innovazione e tradizione, dall’altra la conoscenza delle ricchezze culturali e monumentali delle Regioni italiane. “Cantine Aperte” ha contribuito negli anni alla costruzione della cultura dell’enoturismo, arrivato in Italia a produrre un fatturato di oltre 2,5 miliardi di euro (dato del Rapporto sul Turismo del Vino in Italia n. 13) e se il 2018 ha visto la nascita di una normativa sull’enoturismo, è il momento per proporre un passo successivo, spiega Nicola D’Auria, presidente Movimento Turismo del Vino: “i tempi sono maturi per l’istituzione di un tavolo permanente sull’enoturismo che svolga attività di ricerca e sviluppo nel nostro settore sia su scala nazionale che internazionale e che si faccia promotore di iniziative e proposte che siano di stimolo per le istituzioni nazionali, al fine di delineare le future traiettorie di sviluppo dell’ecosistema enoturistico italiano. La nostra proposta è quella di organizzare dei veri e propri Stati Generali dell’Enoturismo Italiano che siano un punto di incontro sia per le associazioni di categoria, operatori del settore, singoli produttori ed esperti del mondo del vino che abbiano idee da mettere in campo nel prossimo futuro”.
“Cantine Aperte” è l’inizio di un percorso che va dall’assaggio dei vini direttamente in azienda, alla scoperta dell’arte della vinificazione e dell’affinamento, dalle degustazioni culinarie con pranzi, cene e merende in cantina o all’aria aperta, alle visite ai tesori paesaggistici della nostra Penisola. Ogni territirio ha arricchito il programma dando libero sfogo alla creatività: nelle Marche una App, Cantine Marche in Tour, guiderà alla visita di tutte le cantine, consentendo di partecipare a un contest fotografico on line e di vincere degustazioni. In Puglia nell’anno che il Ministero dei Beni Culturali ha intitolato alla cultura del cibo italiano nel mondo la novità sarà la proposta di itinerari a cura di “Eventi d’Autore”, che abbineranno alle visite in oltre 60 cantine e alla degustazione di centinaia di etichette - dalle annate storiche alle ultimissime novità sul mercato, in verticali, laboratori e minicorsi guidati dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier - tappe alla scoperta della storia e dei paesaggi circostanti, con soste nei siti di interesse storico, archeologico o naturalistico. E ci saranno anche gli enobus, con partenze da Bari, Trani e Lecce, e la possibilità di raggiungere le cantine anche in bici (su Mtvpuglia.it le info per scaricare le app Ampelopuglia che offre dettagli sulle Denominazioni, i territori e i principali vitigni autoctoni pugliesi, e Top Wine Destination che illustra invece le opportunità di enoturismo e di turismo rurale nelle cantine, e la Google Maps delle aziende partecipanti). Tanti gli eventi nell’evento in cantine come Due Palme e Castello Monaci, Masseria Altemura e Tormaresca, e Leone de Castris, dove, il 27 maggio, si potrà visitare anche il Museo Piero e Salvatore Leone de Castris a Salice Salentino, in un vero e proprio percorso enogastronomico che permetterà ai visitatori di vivere un’esperienza complessiva di gusto, con il clou in una verticale di Donna Lisa rosso condotta dall’enologo Marco Mascellani al Museo (annate 1995, 1999, 2010, 2012, 2014), un pranzo al Milo Ristorante dell’Hotel Villa Donna Lisa o un light lunch al Wine Bar Five Roses Club 1943.
In Sicilia, nell’anno di Palermo Capitale Italiana della cultura, sarà l’occasione per viaggi nell’arte antica e contemporanea, nella musica, ma anche nella sua natura, come in quello spicchio dell’isola che guarda l’Africa, dove la vigna e l’ulivo raccontano un’identità millenaria che non ha mai interrotto l’antico patto tra uomo e natura, tra Castelvetrano e Mazara del Vallo, visitando alle cantine Gorghi Tondi la Riserva Naturale Integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, tutelata dal Wwf, tra degustazioni, abbinamenti tra i vini ed i prodotti locali, e masterclass con l’enologo. Il 27 maggio alle Cantine Florio a Marsala si visitano le maestose bottaie e si sale nella Terrazza Florio per una degustazione dei brand Corvo, Duca e Florio vista mare con i piatti del ristorante Le Lumie, oltre alla possibilità di partecipare a verticali di Duca Enrico e Aegusa con Ais e assistere allo spettacolo della costruzione delle botti in diretta con Marsalbotti, mentre alle Cantine Duca di Salaparuta alle porte di Palermo si visitano le innovative cantine, accompagnando la degustazione guidata dei vini con il migliore street food siciliano e un buon sigaro. A fianco delle “opere d’arte” enologiche di Feudo Arancio, ci saranno anche quelle firmate da artisti del territorio, Salvatore Catanzaro, Roberto Masullo, Michele Bono e Vincenzo Crapanzano, le cui creazioni contemporanee adorneranno ogni angolo dell’affascinante baglio di Sambuca di Sicilia, da ammirare dopo la visita a vigneti e cantina con l’agronomo e l’enologo, che racconteranno il nuovo vino Hedonis Doc Sicilia Nero D’avola Riserva 2015, accompagnati dai piatti locali preparati dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Molinari” di Sciacca. Da Planeta, alle Tenute Ulmo a Menfi e Buonivini a Noto, ci sono il tavolo tematico “Exploring Nero d’Avola” e un vero e proprio Wine Game, con una degustazione alla cieca dei vini della griffe alla scoperta dei diversi terroir di Sicilia.
In Toscana, in linea con il tema di quest’anno “Gustiamo il bello della Toscana”, le cantine mostreranno i piccoli tesori nascosti nelle proprie Tenute: un quadro, uno scorcio paesaggistico, un manufatto, una stanza solitamente chiusa al pubblico, dalla degustazione dalla terrazza in cui Leonardo ha dipinto la “Gioconda” alla botte pluricentenaria, dalla collezione di bici storiche dell’Eroica alla visita di stanze segrete di castelli e ville ottocentesche, dalla Botte a Uovo in Legno alla Grande Trebbia a Fermo, dall’omaggio ai grandi del cinema che hanno vissuto nelle cantine toscane alla Cappella privata della tenuta rinascimentale. Le cantine? Da Antinori nel Chianti Classico a Il Borro, da Lamole di Lamole a Ruffino, da Le Mortelle alla Tenuta Val delle Rose, dalla Tenuta del Buonamico, da Castello Banfi a Col d’Orcia, dalla Fattoria dei Barbi a Rocca delle Macìe per citarne solo alcune. La Tenuta Mocenni dei Bindi Sergardi apre le porte della sua antica cantina nel cuore del Chianti Classico risalente al 1067, con degustazioni di vini, tour nei vigneti a partire dalla Piramide (scattandole una foto e condividendola con l’hashtag #bindisergardi, si può ricevere in omaggio la degustazione di Nicolo’ Governo all’uso Toscano), una Soul Therapy Band e una mostra di opere d’arte di Filippo Galgani. Il Friuli Venezia Giulia, oltre ai tradizionali “Piatti di Cantine Aperte” e “Cena col vignaiolo”, propone escursioni a piedi, in bicicletta o fuoristrada, passeggiate nelle vigne o in parchi letterari, musica dal vivo, visite a dimore storiche, ville, castelli e abbazie e laboratori meditativo-sensoriali, in oltre 60 cantine di tutta la Regione pronte a far assaggiare i loro grandi vini.
In Umbria lo slogan “Umbria che gusto” vale anche per chi porta sempre con sé i propri amici a quattro zampe, grazie a appositi spazi a loro dedicati. Lungarotti si racconta aprendo le cantine di Torgiano e Montefalco con visite guidate e degustazioni abbinate a prodotti tipici del territorio in version street food, e dei Musei del Vino (Muvit) e dell’Olivo e dell’Olio (Moo; a ingresso ridotto) dove i più piccoli la notte del 26 maggio, potranno dormire tra le collezioni museali della Fondazione Lungarotti nel progetto “Sognando al Museo”, ma anche con “A tavola con il vignaiolo” a L’U Winebar e la solidarietà a favore di Airc-Associazione italiana per la ricerca sul cancro, che quest’anno sposa un progetto sul bere consapevole condiviso da Mtv Umbria, attraverso il ricavato della vendita dei calici. Da Caprai a Montefalco, un team di esperti accompagna in un viaggio alla scoperta del Sagrantino e della sua produzione, da assaggiare con una piccola selezione di prodotti locali, e in un Flying Tasting con tutti i vini della cantina guidati dai sommelier (la Kids area è invece una vera e propria ludoteca per i bambini, che possono così essere protagonisti dell’evento). Si punta sulle emozioni multisensoriali, invece, in Lombardia (27 maggio) con “Cantine Aperte Emotion” ed esperienze esclusive su prenotazione; in Piemonte tra le varie degustazioni e visite in cantina, spazio anche alla “Caccia al tesoro” enogastronomica.
In Trentino Alto Adige i vini più rinomati saranno accompagnati dalle migliori specialità culinarie della tradizione, in 16 cantine del territorio, da Cavit (il 27 maggio, con un percorso di visita fino alle pupitre di Altemasi accompagnato dalla degustazione di Trentingrana e Trentinsushi) a Cantina La Vis (con la degustazione dei vini accompagnata da momenti eno-letterari in barricaia, musica dal vivo nella piazza della cantina e salumi prelibati), dalle Cantine Ferrari (il 27 maggio, con una visita ai labirinti sotterranei della cantina, brindisi con il Ferrari Maximum Brut e i finger food dello chef 2 Stelle Michelin Alfio Ghezzi al ristorante Villa Margon) alle Cantine Mezzacorona-Rotari (che ospita la tradizionale Fiera Expò Mezzocorona, con le attività economiche ed artigiane della Piana Rotaliana, attività per bambini visite alla scenografica barricaia delle annate storiche con degustazione guidata di Rotari Alpe Regis Rosè Trentodoc 2013 e Castel Firmian Teroldego Rotaliano Riserva 2013). Degustazioni, abbinamenti tipici vino e cibo, visite in cantina sono gli ingredienti principali anche dell’evento in Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna e Calabria (27 maggio), in Campania, Lazio e Liguria (27 maggio), Molise (27 maggio), Valle D’Aosta (27 maggio) e Sardegna dove da Argiolas è possibile fare un tour nelle vigne in Segway o a cavallo.
In Veneto, ad aprire le porte saranno cantine come Bortolomiol e Villa Sandi (che invitano a postare e commentare scatti live di un weekend spensierato nelle cantine venete sui social e su Mtvveneto.it), o Zenato, che il 27 maggio apre le porte della Tenuta S. Cristina a Peschiera del Garda, con degustazioni di vini e assaggi di specialità gastronomiche, dalla Coppa e lo Strolghino piacentini al caviale con le annate storiche di Lugana e dei rossi della Valpolicella passando per il Gelato all’Amarone di Grom, laboratori del gusto con il sommelier Marco Scandogliero e la chef Annamaria Giandonato, visite guidate alla cantina, ma anche con la mostra fotografica “Nell’oasi della Lugana, l’anima di Zenato” (il ricavato sarà devoluto alla missione in Guinea Bissau di Padre Michael Daniels). A Casa Paladin ad Annone Veneto invece, sarà possibile, sempre il 27 maggio, scoprire Vite, Verde, Vino, Vita, le quattro “V” del progetto ispirato da una filosofia che concepisce la vigna come un ecosistema da gestire in modo attento e razionale, in cui la produzione di vini di qualità abbraccia il rispetto per la terra madre e la responsabilità verso il futuro, tra visite guidate tra i vigneti e la cantina, accompagnati dai tecnici, e tante degustazioni: dei vini veneti e friulani delle Tenute Paladin e Bosco del Merlo (con una verticale di Sauvignon Blanc Turranio, annate 2008, 2011, 2017), ma anche i Chianti Classico della Premiata Fattoria di Castelvecchi e i Franciacorta del Castello Bonomi, accompagnati da un percorso di assaggi tipici della tradizione veneziana.
Anche nel 2018, spazio alla solidarietà, con tante iniziative speciali di beneficienza, tra cui in Friuli per l’Unicef con la campagna sulla malnutrizione “Bambini in pericolo”, in Trentino Alto Adige per l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica, mentre in Abruzzo si farà beneficenza con il ricavato della vendita di calici e sacche (il kit ufficiale) che verrà devoluto a due associazioni regionali che si occupano di autismo.

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