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CANTINA SPERIMENTALE E VINO “GRIFFATO” PER IL COMUNE SIMBOLO DELL’AGLIANICO DEL VULTURE: PARTE DA BARILE (POTENZA) UN PERCORSO DI STUDIO DEL FAMOSO VITIGNO E DEL SUO TERROIR, GRAZIE AL TEAM DELLA WINEMAKING GUIDATA DA ROBERTO CIPRESSO

Uno dei Comuni simbolo di uno dei vitigni più famosi del mondo del vino del Belpaese avrà, per la prima volta, la sua cantina sperimentale ed un vino speciale, per fornire indicazioni utili per tutti i viticoltori della zona e, nello stesso tempo, creare una linea di prodotti del territorio: parte da Barile (Potenza) un percorso formativo e scientifico per creare uno studio concreto basato sulla viticoltura di qualità e rispetto del terroir dell’Aglianico del Vulture, grazie al team della Winemaking, guidata da Roberto Cipresso, uno dei più famosi enologi italiani.

Il progetto di studio, promosso dal Comune di Barile, avrà come sfondo sia il contesto storico-sociale nel quale gli areali viticoli del territorio comunale si inseriscono, sia le caratteristiche pedologiche e climatiche che li contraddistinguono. In base ai requisiti scientifici di ognuno, infatti, potranno essere definite, pur nel massimo rispetto possibile delle tradizioni di partenza, le scelte agronomiche più giuste per il conseguimento dei risultati enologici migliori, in altre parole di quelli che garantiscano la più fedele espressione possibile nel prodotto finale dei “terroir” di provenienza.

I tecnici del team Winemaking avranno il compito di svolgere un’indagine sulle caratteristiche fisiche e chimiche dei suoli - dalla tessitura alla struttura, fino alla dotazione in macro e micro-elementi - e alla loro origine e alla composizione dei diversi profili e analizzeranno la qualità della luce, la natura e l’intensità dei venti, la piovosità e le altre componenti dei singoli microclimi. Al momento della raccolta delle uve, la produzione dei 6 diversi areali viticoli del territorio sarà vinificata in 6 micro partite distinte, ricorrendo però all’applicazione, in tutti i casi, del medesimo protocollo di lavoro, in modo che le variabili riscontrabili nelle tesi degustative dipendano soltanto dalle diverse caratteristiche degli ambienti di provenienza. Le varie partite prodotte saranno infine messe in commercio in casse di legno da 6 bottiglie, ognuna per singola micro area di produzione.

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