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CARLO GUERRIERI GONZAGA, CON CAVIT, CREA UN VINO PER FAR INNAMORARE LA GDO EUROPEA. E LANCIA UN MESSAGGIO AL TRENTINO: “BASTA LITIGI COOPERAZIONE-PRODUTTORI. SERVONO ECCELLENZE, NON CONFRONTI TRA VICINI DI CAMPO, MA CON I GRANDI VINI DEL MONDO”

Italia
Il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga

Alla richiesta di un’importante organizzazione estera di produrre un nuovo vino italiano nella fascia di prezzo medio alta, destinato alla grande distribuzione, il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga, proprietario della storica Tenuta San Leonardo, dove nasce uno dei miti dell’enologia italiana, famoso in tutto mondo, ha deciso di tradurre questa opportunità in valore per il Trentino e di creare un prodotto di territorio, rivolgendosi alla Cavit, il gigante trentino della cooperazione, con uno dei migliori standard qualitativi d’Italia.
Un ottimo esempio di collaborazione e maturità imprenditoriale, ma soprattutto opportunità di promozione di un territorio vinicolo dove questo nuovo vino è prodotto e imbottigliato.
Il marchese Carlo Guerrieri Gonzaga spiega, con una visione che si può solo condividere, rara da sentire in tante regioni e quasi totalmente assente in Trentino, che “il progetto è stato così svelato e dovrebbe soddisfare tutti i dubbi e gli interrogativi nati in queste ultime settimane da parte di coloro che talvolta sanno discutere più che agire”. E aggiunge: “è mia opinione che sia ora di finirla con i litigi tra la cooperazione e i produttori, grandi, medi e piccoli. Ci si impegni di più nella produzione di eccellenze, non ci si confronti con il vicino di casa o di campo, ma con i grandi vini del mondo. Abbiamo uno dei migliori territori d’Italia, cerchiamo di fare il vino come Dio comanda senza prendercela con le guide se non danno premi o con il mercato se poco riconoscente”.
Ma il marchese Guerrieri Gonzaga continua anche affermando “guardiamo cosa hanno fatto in altre regioni italiane oggi all’apice del successo e cominciamo a crescere anche noi, smettiamola di guardare a chi riceve più o meno contributi: da quest’idea deriva la rovina dello spirito d’impresa. Il mio invito è quello di collaborare tutti insieme per difendere e promuovere il nostro Trentino! Ricordiamoci che la cooperazione raduna migliaia di agricoltori che lavorano sodo, che non possono essere dimenticati, e che con programmi di qualità come quelli che stiamo sviluppando in collaborazione con Cavit, saranno sempre più spronati a produrre uve migliori ed a ricevere grandi soddisfazioni, perché il vino si fa in campagna e non in cantina. Questa è l’unica ricetta per il successo!”.
Non è un caso se da parte di una grande organizzazione estera, dunque, la richiesta di un vino importante è arrivata al marchese Guerrieri Gonzaga: il suo San Leonardo punta di diamante della produzione della storica azienda è uno dei rossi italiani più apprezzati nel mondo. Dalle carte dei vini dei più esclusivi “tre stelle” Michelin di ogni continente, da “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio a “Le Cirq” di New York fino ad arrivare all’intoccabile “Le Cinq”, il ristorante del George V di Parigi, dove l’accesso ai vini non francesi è limitassimo, il “San Leonardo” è stato scelto anche dal Cremlino per essere degustato da Putin; a Vinitaly 2008 è stato uno dei 12 vini “mito” italiani della vendemmia 1997 e, per due anni, ha messo d’accordo tutte le guide italiane del mondo del vino: un’impresa non da poco!

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