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CASELLA WINES, L’AZIENDA CHE PRODUCE IL VINO SIMBOLO DELL’AUSTRALIA ENOICA, CHIUDE IL 2012 CON UNA PERDITA DI 32 MILIONI DI DOLLARI, E IL DEBITO TOCCA I 146 MILIONI: LA SALVEZZA PASSA PER L’AIUTO DELLA NATIONAL AUSTRALIA BANK

Italia
Bottiglia dell’australiana Yellow Tail

Casella Wines, l’azienda che produce il vino simbolo dell’Australia enoica, lo Yellow Tail, l’etichetta più importata dagli Stati Uniti (8,35 milioni di casse l’anno in media), è a un passo dal fallimento. A lanciare l’allarme, in un’intervista al “Wall Street Journal”, il Ceo del gruppo, John Casella, che spiega come la “salvezza” passi per il supporto finanziario della National Australia Bank: il debito, dopo una perdita nel 2012 di 32 milioni di dollari, ammonta ormai a 146 milioni di dollari, nonostante i 46 milioni di utile del 2011.

Proprio l’importanza del mercato Usa, di fronte a cambi sempre più svantaggiosi per l’export australiano, è alla base delle tante difficoltà di Casella Wines e, per uscirne, l’idea è quella, prospettata in estate, di una nuova etichetta, che arrivi sugli scaffali ad un costo superiore di 3-4 dollari rispetto allo Yellow Tail (venduto a 10 dollari a bottiglia). Quella della politica di prezzo sarà la decisione più delicata da prendere nei prossimi mesi, molto dipenderà dall’andamento del dollaro australiano, ma a mettere in guardia l’azienda australiana è il proprio importatore a stelle e strisce, la Deutsch Family Wine & Spirits, che preferirebbe ritardare qualsiasi ritocco il più possibile, visto l’andamento dell’economia Usa, ancora alle prese con le scorie di una crisi non ancora superata.

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