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VINO E TERRITORIO

Champagne, denominazione tutelata in 123 Paesi del Mondo. Ora anche in Paraguay

Il Comitè Champagne: “risultato di un lungo processo, ora le priorità è il riconoscimento in mercati come gli Usa”
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Champagne, denominazione tutelata in 123 Paesi del Mondo. Ora anche in Paraguay

Una denominazione del vino è forte quanto più la premiano in mercati, ma anche quanto più è tutelata e riconosciuta nel mondo. Con il sistema delle Dop europee che, vale la pena ricordarlo, non è automaticamente riconosciuto fuori dall’Ue. In questo senso, spicca la Champagne, tra le più antiche e prestigiose del mondo, che conta 123 Stati in cui è riconosciuta, dopo la decisione decisione del 29 ottobre 2020 della Direzione Nazionale della Proprietà Intellettuale del Paraguay, che ha ufficialmente registrato la denominazione Champagne, che da ora in poi sarà riconosciuta e protetta in tutto il territorio paraguaiano contro qualsiasi uso improprio del nome Champagne o di qualsiasi termine da esso derivato.
Il Paese si aggiunge così alla lista degli Stati, tra cui la maggior parte dei Paesi dell’America Latina, la Cina e l’India che già tutelano la denominazione Champagne, una delle più riconosciute al mondo (anche se manca all’appello, tra gli altri, un mercato strategico del vino mondiale come quello degli Stati Uniti, ndr).
Come sottolinea Vincent Perrin, dg Comité Champagne,
“questa decisione è particolarmente importante perché rappresenta il culmine di una procedura iniziata nel 2012 ma che era stata sospesa tra il 2015 e il 2019, in attesa della pubblicazione di un decreto che consentisse l’applicazione della legge paraguaiana sulle Indicazioni geografiche. Con questo ultimo risultato, il Comité Champagne dimostra ancora una volta il suo ruolo di apripista rispetto alla legislazione sulle indicazioni geografiche nel mondo”.
Questo riconoscimento è un altro passo in avanti per il Comité Champagne, che si impegna quotidianamente per salvaguardare la denominazione. “Oltre a questo successo, la nostra priorità resta la completa protezione della nostra denominazione in Argentina, così come negli Stati Uniti e in Russia, dove persistono molte usurpazioni legali”, ha dichiarato il direttore Comité Champagne, Perrin.

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