Una nuova tipologia di Chianti Classico al vertice della piramide qualitativa, la valorizzazione della Riserva con nuove regole di produzione più “rigide”, novità per la movimentazione dello sfuso, e il simbolo del “Gallo Nero” non più sulle fascette della Docg, ma sulle bottiglie per essere più visibile: ecco le novità proposte nel maggio 2012, e approvate definitivamente oggi dall’assemblea del Consorzio del Chianti Classico. Un nuovo assetto della denominazione, che sarà presentato nel dettaglio nella Chianti Classico Collection (Firenze, Stazione Leopolda, 18-20 febbraio, www.chianticlassico.com).
Una prima approvazione era già stata ampiamente sottoscritta dalla base sociale nell’Assemblea del 28 maggio scorso (come riportato da WineNews). A inizio estate però rimaneva ancora qualche importante dettaglio da definire per dare il via definitivo a quello che si propone come un vero e proprio “riassetto” della Docg Chianti Classico: una svolta storica che si sintetizza in una serie di modifiche al disciplinare di produzione proposte all’Assemblea dopo un lavoro di oltre due anni portato avanti dal Cda del Consorzio, avvalendosi anche della collaborazione di esperti del settore esterni, e discusso con la base sociale in una serie di incontri e assemblee preparatorie negli ultimi mesi. Le modifiche al disciplinare del Chianti Classico approvate oggi interessano le diverse fasi della filiera produttiva, dalla produzione alla comunicazione del marchio. Più in particolare l’Assemblea ha approvato la nascita e il nome della nuova tipologia di Chianti Classico (fino a oggi presente sul mercato con le tipologie “Annata” e “Riserva”) che si posizionerà sul vertice della piramide qualitativa della Docg; una serie di misure finalizzate a una maggiore valorizzazione della Riserva; un deciso restyling del Gallo Nero e del suo logo e la nuove modalità di posizionamento di questo sulle bottiglie; oltre ad alcune importanti novità per la movimentazione del vino sfuso.
“Oggi si chiude un percorso iniziato più di due anni fa con il preciso intento di rilanciare la denominazione attraverso una serie di modifiche al disciplinare finalizzate ad assecondare quell’innalzamento qualitativo del prodotto conseguito dai nostri vini negli ultimi anni” afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio del Vino Chianti Classico. “Sono sicuro che con questi nuovi strumenti saremo in grado di affrontare le nuove sfide del futuro con una serie di regole capaci di rendere il Chianti Classico più forte davanti alla crescente concorrenza internazionale. Ringrazio tutto il corpo sociale, il cda e la Presidenza che mi ha preceduto, tutti insieme abbiamo contribuito a questo importante traguardo”.
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