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La denominazione più grande e “pop” della Toscana, il Chianti, e la perla della Maremma, il Morellino di Scansano, guardano al domani con la consapevolezza delle difficoltà di oggi, ma anche con un certo ottimismo per il futuro, sulla scorta di una vendemmia 2024 tutto sommato favorevole, sotto molti aspetti, e anche con progetti nuovi e rivolti soprattutto ad esperienze pensate per il consumatore, sul territorio. Messaggi che arrivano oggi da Firenze, dal “Chianti Lovers & Rosso Morellino”, evento nel quadro delle “Anteprime di Toscana”, che ormai da anni vede i due Consorzi raccontare in maniera congiunta le nuove annate dei territori (annata 2024, tipologia Superiore 2023 e Riserva 2023 per il Chianti, annata 2024 e Riserva 2022 per il Morellino, sul mercato dal 2025, ndr).
“Malgrado le difficili condizioni economiche nazionali e internazionali con foschi scenari geopolitici, non dobbiamo essere pessimisti. Abbiamo tutte le possibilità per affrontare i mercati, abbiamo un’ottima quantità di vino, di eccellente qualità, nelle nostre cantine”, ha piegato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, aggiungendo “che ci sarà un evento a maggio aperto a tutti i “Chianti lovers”, spalmato nell’arco di una settimana, la “Chianti Week”, andando verso il grande pubblico con mille appuntamenti sparsi su tutto il territorio del Chianti, di Firenze e delle altre città toscane, con le cantine ed i loro prodotti”.
“Dobbiamo essere sempre più presenti sui mercati mondiali, requisito fondamentale per poter offrire il prodotto a una platea ancora più ampia di persone. La grande qualità che il Chianti offre la dobbiamo alle tante imprese che hanno investito nei propri vigneti. I nostri biglietti da visita sono storia e qualità. In questo senso - spiega Busi - i Consorzi del Chianti e del Morellino di Scansano chiedono l’aumento dei contribuiti destinati ai consorzi per i progetti di internazionalizzazione, in modo da poter facilitare le aziende a raggiungere i mercati di tutto il mondo ampliando le opportunità per tutti”.
Anche per lavorare ancora di più sul tema del valore, che viene riconosciuto dal mercato, come dimostrano i dati sull’andamento del prezzo medio del Chianti: “nel 2014 - ha detto il presidente Busi - il prezzo medio del Chianti nella grande distribuzione era di 3,31 euro a bottiglia. Oggi siamo arrivati a 5,28 euro a bottiglia, mantenendo inalterati i volumi di vendita. Questo è un segnale molto positivo: significa che il Chianti è una denominazione sempre più apprezzata e riconosciuta dai consumatori, i quali premiano il livello qualitativo nettamente cresciuto rispetto a 15-20 anni fa”.
La vendemmia 2024 del Consorzio Chianti ha fatto registrare una produzione di uva di oltre 1,15 milioni di quintali, e una produzione di vino di 805.796 ettolitri, con una superficie rivendicata di 13.642 ettari. E ha dato vita a vini con una gradazione alcolica più leggera rispetto al recente passato, spiega Busi a WineNews: “è stata una vendemmia complicata, dove ha piovuto molto nella parte finale, ma ci siamo arrivati con uve sane e si è conclusa positivamente. Abbiamo portato a casa uve che hanno dato vini con una gradazione alcolica più bassa rispetto ad annate precedenti, e onestamente ne siamo felici, perché avere un Chianti non da 14-15 gradi, ma da 12,5 a 13,5 gradi, è un ottimo risultato che aiuta in questa fase”.
“Il Morellino di Scansano gode di ottima salute. Sebbene l’inizio 2024 sia stato impegnativo (in particolar modo per il rallentamento del mercato dovuto alla congiuntura economica negativa e al conseguente ridotto potere d’acquisto del consumatore) nei mesi successivi abbiamo avuto un graduale recupero delle vendite - ha commentato il presidente del Consorzio del Morellino di Scansano, Bernardo Guicciardini Calamai (intervistato da WineNews insieme a Giovanni Busi), che guida la denominazione fatta da 1.500 ettari di vigna incastonati nel cuore della Maremma, con una produzione che si aggira intono a 10 milioni di bottiglie - segnando a fine anno un leggero calo rispetto ai due anni precedenti, condizionati dall’euforia post pandemica. Questa diminuzione è stata compensata da un incremento del prezzo medio di vendita del Morellino di Scansano, sia sul mercato Horeca che nella Gdo”. Alessio Durazzi, direttore del Consorzio del Motrellino di Scansano, ha aggiunto che “siamo di ritorno dalla fiera internazionale Wine Paris, a Parigi, nella quale abbiamo registrato un grande interesse da parte dei mercati esteri più maturi e competitivi come il Nord America e il Nord Europa, che ricercano sempre di più vini contraddistinti da naturale freschezza, gradevolezza e autenticità, caratteristiche intrinseche e identitarie del nostro Sangiovese della costa. Il Morellino e Scansano puntano molto anche sull’enoturismo, in particolare su eventi ormai iconici della denominazione come “Maremmma, la natura del vino” (10 marzo), “Rosso Morellino” (13-15 giugno) e “InGravel” (13-14 settembre)”.
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