02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CIN CIN TRA LE NUVOLE? MEGLIO SE È LOW COST. SKYSCANNER, SITO DI COMPARAZIONE DI VOLI ECONOMICI, HA GIUDICATO I VINI DELLE COMPAGNIE AEREE: I MIGLIORI BIANCHI SI BEVONO SUI VOLI LOW COST, PER I ROSSI MEGLIO LE COMPAGNIE DI BANDIERA

Italia
Nei voli low cost si beve bene. Lo dice il team di Skyscanner

Forse a 10.000 metri d’altezza, su uno scomodo seggiolino d’aereo, un brindisi tintinnante non è la priorità dei più, ma per chi volesse celebrare una partenza o un ritorno, sarà utile sapere con quale compagnia si beve meglio. Esigenza alla quale ha risposto il team di Skyscanner, sito di comparazione di voli economici che, attraverso un panel di 10 giudici di 7 diverse nazionalità, guidato dall’esperto di vini Tom Cannavan, ha confrontato in una degustazione alla cieca 12 rossi e 12 bianchi serviti a bordo dei principali vettori. Il risultato? Decisamente eterogeneo, in grado di dar vita ad una classifica in cui le compagnie low cost tengono sorprendentemente testa alle compagnie di bandiera, e vini europei, sudamericani e australiani godono di pari dignità, anche se la Francia, come accade spesso, è il Paese più rappresentato. Tra i bianchi, il preferito dalla giuria di viaggiatori è il francese Louis Mondeville Cotes de Gasgogne, servito dalla low cost Easyjet, seguito da un altro vino d’Oltralpe, il Crusan Colombard Sauvignon Cotes de Gasgogne proposto dalla Scandinavian Airlines, mentre al terzo posto si piazza lo spagnolo Paul Sapin, Florinda Airen Sauvingnon Blanc con il quale brindare sui cieli di tutto il mondo su un volo dell’inglese Virgin Airlines. Tra i rossi, invece, si fa più nutrita la truppa delle compagnie di bandiera: al primo posto c’è la British Airways con l’argentino Argento Malbec, seguito dall’australiano Weighbridge Shiraz di Peter Lehmann, da bere magari tra Roma e Dubai su un volo Emirates, mentre sul gradino più basso del podio un vino francese servito da una compagnia francese, il Coulers du Sud Syrah Pays D’oc servito su tutti i voli Air France. Certo, il dubbio sulla godibilità di un vino a 10.000 metri d’altezza, nasce spontaneo, sarà la stessa cosa? “Le condizioni in cui si beve sono diverse rispetto alla normalità: le papille gustative sono intorpidite, il vino può non essere a temperatura ambiente - spiega James Cave, wine blogger e giudice dell’insolita degustazione - e la ridotta quantità di ossigeno fresco nella cabina pressurizzata non consente al vino di respirare come a terra”. In alto i calici, anzi, in altissimo ...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli