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CINA: SCANDALO PER ACQUISTI FOLLI VINO PER FUNZIONARI STATALI. SPESI DA DIPENDENTI DELLA STATALE SINOPEC (CHINA PETROLEUM & CHEMICAL CORPORATION) OLTRE UN MILIONE DI YUAN (OLTRE 100.000 EURO) PER ACQUISTARE VINI E LIQUORI DI PREGIO

Vini e liquori di pregio acquistati da funzionari della statale Sinopec (China Petroleum & Chemical Corporation) spendendo oltre un milione di yuan (oltre 100.000 euro). Lo scandalo, secondo quanto riporta diffusamente tutta la stampa cinese, e che ha investito la filiale della provincia del Guangdong della Sinopec, è scoppiato quando alcuni internauti cinesi hanno rivelato on line l’accaduto, allegando anche immagini scansionate di ricevute comprovanti gli acquisti. Le fatture e gli scontrini pubblicati in rete mostrano che la società petrolifera avrebbe acquistato in tre diverse occasioni bottiglie di vini e superalcolici, nel settembre 2010, spendendo 1,15 milioni di yuan.

Tra le bottiglie acquistate anche quelle di Moutai, una delle più famose e costose marche di bevande alcoliche in Cina. Una bottiglia di Moutai invecchiata di 50 anni può arrivare a costare anche 22.000 yuan (2.500 euro). Nell’ordine di acquisto anche molte bottiglie di alcolici importati tra cui 17 di Chateau Lafite Rothschild 1996 del costo di 10.000 yuan (oltre 1.000 euro) a bottiglia.
Secondo le informazioni apparse su internet Lu Guangyu, general manager della Sinopec Guangdong, avrebbe effettuato il costoso acquisto per poi utilizzare le prestigiose bevande nelle cene ufficiali o per usarli come regali. Il portavoce della società, Xu Tao, ha, invece, affermato che i liquori sarebbero stati comprati per essere poi rivenduti nei negozi nelle stazioni di servizio Sinopec. Spiegazione questa che è apparsa poco credibile a molti considerato il genere e il target di livello medio dei prodotti venduti nei negozi delle stazioni di servizio. Nel tentativo di placare le polemiche, Sinopec ha aperto un’inchiesta promettendo sanzioni severe a carico di coloro che dovessero essere scoperti responsabili di aver violato la legge. In attesa di chiarimenti, il general manager della Sinopec Guangdong, Lu Guangyu, è stato sospeso dal suo incarico.

Non è la prima volta che la Sinopec è coinvolta in uno scandalo di questo genere. Nel 2009, la società venne criticata per aver speso 12 milioni di yuan in lampade per i suoi uffici. In seguito la compagnia fece sapere che la somma spesa per le lampade era stata “ solo” di 1,6 milioni di yuan, oltre 160.000 euro.

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