I vini di qualità "biglietti da visita" dei piccoli Comuni a forte vocazione enologica: al via in questi giorni a Roma il quarto Concorso Internazionale Enologico, che vede la partecipazione congiunta delle aziende, con piccole partite di vino, e dei Comuni. Quest’anno in gara 161 Comuni (9 stranieri) e 327 vini italiani e 19 stranieri: da Austria, Francia, Germania, Spagna e Ungheria.
Il concorso unisce il nome del produttore a quello dell’amministrazione in cui ricade l'azienda: si può partecipare solo se si iscrive il Comune. Un modo ulteriore per ribadire il legame dei vini di qualità al territorio d'origine, ma anche uno strumento per sottolineare l'alleanza tra le aziende vitivinicole e gli enti locali.
Il concorso è aperto a etichette Igt, Doc e Docg prodotte in quantità limitate, da un minimo di mille a un massimo di 20.000 bottiglie: una formula che favorisce la partecipazione delle piccole aziende e dei vini di nicchia, spesso ai margini per dimensioni d'impresa o volumi di produzione dai grandi circuiti commerciali.
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