L’importanza di una lista dei vini all’altezza, nel mondo della ristorazione, è sempre più importante, in Italia come negli Stati Uniti, dove i sommelier si sbizzarriscono, ormai da qualche anno, nella ricerca di vini e terroir nuovi ed originali, al di là, quindi, delle Regioni più famose (Bordeaux, Borgogna, Toscana, California), perché è proprio questa la sfida: trovare etichette che abbiano qualcosa da raccontare nei luoghi del vino più remoti. Eppure, non basta certo l’originalità per offrire una lista dei vini adeguata: “Wine Spectator”, il magazine enoico più letto negli Stati Uniti, ha individuato sei caratteristiche che dovrebbero essere presenti, “etichette conosciute e di alta qualità”, “selezione ricca ed interessante”, “prezzi bassi”, “presentazione ben organizzata”, “vini compatibili con il cibo”, chiedendo ai suoi lettori quale sia la più importante. Il sondaggio, online su www.winespectator.com, non è ancora concluso, ma il risultato appare già netto: per il 52% dei votanti, quindi la stragrande maggioranza, la cosa più importante in una lista dei vini, a cui non rinunciare, è che ci sia un’offerta interessante ed originale, dando ragione, quindi, alla strada intrapresa dai sommelier dei ristoranti a stelle e strisce.
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