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COMPROMESSA LA PRODUZIONE DI AMARONE E DI RECIOTO PER LE RECENTI GRANDINATE: LO AFFERMA LA CIA (CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI)

La grandine che si è abbattuta nelle ultime ore sulla territorio di produzione di Amarone della Valpolicella e del Recioto ha devastato, in alcune aree, fino al 90% dei grappoli da destinare all'appassimento per la produzione dei due rinomati vini veneti. Così spiega la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, dopo un primo monitoraggio nelle campagne del Nord-Est.
Per la vendemmia 2007, "le stime produttive - sottolinea l'organizzazione agricola - erano soddisfacenti, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, tanto che si era deciso di abbassare la quantità di uve da destinare all'appassimento per l'ottenimento dell'Amarone e del Recioto dal 70 al 60% della produzione ammissibile ad ettaro. Pesante - continua la Cia - il conto pagato nell'arco di territorio collinare che va da Caprino Veronese sino a Montecchia di Crosara e in altre zone della Valpolicella e della Val d'Alpone dove si stimano perdite sino al 55-60% delle uve destinate all'appassimento e una percentuale di danno attorno al 30-40% del prodotto ottenibile nella zona. Stesso destino per la produzione di uve destinate al Soave e al Durello".
"Stimiamo in non meno di 55 milioni di euro - afferma la Cia - il mancato reddito delle aziende agricole produttrici di vini ormai affermatesi nei più importanti mercati mondiali. E tutto ciò determina una pesante battuta di arresto sugli investimenti aziendali, sulle esposizioni bancarie, sull'occupazione ed un contraccolpo difficilmente sostenibile per le aziende, in particolare, le cui produzioni vengono trasformate e commercializzate direttamente".

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