Pioniere del vino italiano, non solo inconsapevolmente dette il “la” ad uno dei più grandi fenomeni enoici che il mondo ricordi, la spumantizzazione di un vitigno autoctono veneto, la Glera, il primo passo di quello che oggi è il Prosecco, ossia la bollicina più bevuta del mondo, ma, con lo stesso spirito illuminato, si prodigò, uomo di scienza, per il superamento dell’arretratezza agricola e per il rinnovamento degli antiquati sistemi di coltivazione della vite, in uso in quei tempi in Italia, e dette un decisivo contributo alla formazione della Scuola Enologica di Conegliano, la prima in Italia, fondata con Giovanni Battista Cerletti nel 1876. È la storia di Antonio Carpenè, ripercorsa e celebrata insieme alla figura di Cerletti dagli studenti della Scuola nell’omaggio, oggi, per i 150 anni dalla nascita della Carpenè Malvolti, la cantina da lui fondata e ancora oggi guidata dalla sua storica famiglia, alla presenza degli eredi dei due fondatori.
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