Wine expert da tutto il mondo e grandi chef stellati, per un territorio in festa per i suoi 50 anni da denominazione, che diventa palcoscenico anche per i grandi sapori ed i grandi vitigni italiani: continuano le celebrazioni del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (Doc già nel 1969). Con le colline candidate a Patrimonio Unesco che, da ieri al 22 maggio, ospitano 15 opinion leader internazionali, operatori e giornalisti, guidati da Ian d’Agata (Senior Editor di Vinous e autore del premiato volume Native Grapes of Italy, dedicato ai vitigni italiani, e wine writer anche per la rivista inglese Decanter). Diversi i Paesi di provenienza dei wine expert, in particolare Usa, Canada, Hong Kong, Germania, Svizzera, Uk, ovvero i mercati principali di esportazione del Prosecco Superiore. D’altronde, passa dal mondo la crescita del Conegliano Valdobbiadene, visto che dei 93 milioni di bottiglie vendute nel 2018, 43 sono destinate all’estero. Come dimostrano i dati del 2018, il successo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore si consolida, oltre che nel territorio nazionale (+6,3% a volume e + 12,2% a valore), anche attraverso il raggiungimento di nuovi mercati o l’ampliamento di alcuni di essi.
“Lo stato di salute della Denominazione si evince anche dalla vivacità con cui affronta i nuovi mercati. Le nuove frontiere del successo per il Conegliano Valdobbiadene sono: Cina e Hong Kong (+36,6% a volume e 57% a valore); Australia e Nuova Zelanda (+18,5% a volume e l’equivalente a valore); Federazione Russa (+14,8% a volume e 17,2% a valore). I risultati che abbiamo presentato a Vinitaly 2019 confermano che la strada della qualità che abbiamo tracciato e stiamo percorrendo ci conduce al traguardo”, ha sottolineato Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, che ha aggiunto: “in generale la crescita del valore delle nostre amate bollicine è la risposta che ci aspettavamo al lungo e impegnativo lavoro per promuovere l’eccellenza di un prodotto che ha origine in un territorio piccolo e impervio, dove la difficoltà tra i filari è compensata dal saper fare e dalla passione di ognuno dei viticoltori”.
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