Cantine sociale vanno contro la proposta dell'Unione Europea sulla riforma per i vini da tavola nel mirino di Confcooperative: "i produttori ed i consumatori - spiegano in ConfCooperative - non possono accettare che venga permesso ai vini da tavola di indicare in etichetta il nome del vitigno e l'anno di produzione. Se passa questa proposta, la vitivinicoltura italiana sarà in seria difficoltà". Ma la Federagroalimentare della ConfCooperative, lancia anche un'altra sfida, questa volta la suo interno: "puntare ad una strategia del sistema cooperativistico che privilegi le sinergie all'interno dell'organizzazione (che, per il vino, vuol dire 500 cantine sociali, su un totale di 670, con più di 300.000 soci conferenti di uve, ovvero il 30% dell'intera produzione nazionale, 25 milioni di ettolitri, 2800 miliardi di fatturato lordo).
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