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AGRICOLTURA E RAPPRESENTANZE

Confcooperative FedAgriPesca, il vino al vertice di un comparto da 30,5 miliardi di euro

Carlo Piccinini (Cantina sociale di Sorbara) nuovo presidente nazionale, Luca Rigotti (Mezzacorona) confermato al vertice del settore vino

Il vino alla guida della cooperazione italiana: mentre Luca Rigotti, alla guida dell’eccellenza cooperativa trentina Mezzacorona, è stato confermato alla guida del settore vitivinicolo, in assemblea oggi a Roma, al vertice di Confcooperative FedAgriPesca, come presidente, è stato eletto Carlo Piccinini, 49 anni, modenese, laurea in economia e commercio, e vice presidente della Cantina Sociale di Carpi Sorbara. Che, succedendo a Giorgio Mercuri, diventa il vertice di una realtà che associa 3.148 imprese agroalimentari e della pesca, con oltre 411.000 soci, 73.520 addetti, per un fatturato che supera i 30,5 miliardi di euro, pari ad oltre il 20% del made in Italy agroalimentare. “Raccolgo in eredità da Mercuri, che ringrazio per il grande lavoro svolto, una federazione in salute. Oggi però - ha detto Piccinini - le nostre imprese vivono un momento di grande difficoltà, dovuto all’aumento generalizzato dei costi delle materie prime, dei costi energetici e di produzione e la carenza di manodopera in un quadro segnato dall’instabilità geopolitica causata dalla guerra; sul piano interno, si fa sentire la morsa dell’aumenti dei prezzi al consumo, la crescita dell'inflazione e la contrazione della spesa alimentare”.
Per difendere la competitività delle imprese dell’agroalimentare e della pesca, occorre “tutelare prima la sostenibilità economica delle imprese chiamate a perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale - spiega il neo presidente - e che si proceda con cautela con la transizione green delineata dall’Europa attraverso la strategia Farm to fork, rimandando i tempi di attuazione per rendere realmente raggiungibili gli obiettivi introdotti a livello europeo e internazionale”.
In tema di occupazione, secondo Piccinini, “è necessario aumentare la produttività del lavoro ferma in Italia da più di vent’anni: i salari bassi rendono poco attrattivo il mercato del lavoro nel nostro Paese rispetto ad altri paesi nostri concorrenti, sia per lavoratori stranieri che per quelli italiani, per via del basso potere d’acquisto per i lavoratori”. E lo scenario non cambierà finché il costo del lavoro rimarrà così alto, spiega Piccinini. “È necessario ridurre il cuneo fiscale, finanziare la formazione professionale in generale, ma soprattutto in azienda, e supportare le aziende negli investimenti nelle nuove tecnologie che rendono più efficiente l’utilizzo della manodopera aziendale. La mancanza di manodopera, l’assenza di turn over nella pesca e la carenza di competenze tecniche e specifiche in materie informatiche, operative e logistiche - prosegue Piccinini - rischiano di paralizzare il sistema. La forte pressione fiscale e contributiva sul lavoro incide sulla competitività delle imprese. Molte aziende sono pronte ad assumere, ma mancano i lavoratori e le giuste competenze. Il pericolo è che le imprese e interi comparti produttivi del nostro made in Italy possano perdere la propria competitività”, conclude Piccinini. Che sarà affiancato da 4 vice presidenti, ovvero Paolo Tiozzo, vice Presidente con delega alla pesca e all’acquacoltura, Giovanni Guarneri (alla guida del lattiero caseario), Vincenzo Patruno e Davide Vernocchi (che è al vertice del settore ortofrutticolo). Tra i presidenti dei comitati settoriali, oltre alla conferma di Luca rigotti sul vitivinicolo, anche Mauro Capello (zootecnico), Daniele Castagnaviz (grandi Colture e servizi), Mario De Angelis (forestazione e multifunzionalità) e Francesco Torriani (Produzione con metodo biologico).

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