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CONSUMI: MENO VINO IN TAVOLA ITALIANI, -5% NEL 2007. LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI: “COLPA DI INCERTEZZA E RINCARI. CROLLO PER GLI SPUMANTI (-17%)”

Meno soldi, meno consumi. Così sulle tavole degli italiani cominciano a scomparire tanti prodotti della tradizione mediterranea. Ma a calare non è soltanto il consumo di pane, pasta, frutta e verdura. Anche per il vino è crollo verticale: nel 2007 gli acquisti domestici sono scesi sia in quantità (-5%), sia in valore (-2%) sul 2006. A evidenziarlo, sulla base dei dati dell’Osservatorio Ismea/AcNielsen, è la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, secondo la quale “le cause della contrazione dei consumi sono da cercare nei pochi soldi a disposizione, nei forti rincari dei prezzi e nell’incertezza per la situazione economica che alimenta preoccupazioni per il futuro”.

La flessione maggiore ha riguardato i vini sfusi: -14% in quantità e -11% in valore. Meno accentuato, invece, il calo quantitativo dei consumi Doc e Docg (-0,4%); per questi ultimi gli acquisti in valore sono cresciti del 3,2%. Una tendenza che si è riscontrata anche nel solo mese dicembre 2007, quando i vini sfusi, sul 2006, hanno messo a segno una riduzione delle quantità consumate del 3%, mentre sono tutte positive le variazioni annue per i vini confezionati, con aumenti fino al 3% per le produzioni a denominazione d’origine.

Il 2007 è stato un anno difficile anche per gli spumanti: i dati mostrano una contrazione del 17% dei volumi e del 10% della spesa; un trend che confermato nel dicembre 2007, che si è chiuso con un pesante ridimensionamento degli acquisti di “bollicine” sul 2006: -21% delle quantità consumate e -17% dei corrispettivi monetari.

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