La notizia, lanciata da WineNews all’indomani della morte di Giovanni Agnelli, è stata confermata da fonti attendibili: Chateau Margaux è in vendita, o meglio, la famiglia Agnelli, ha deciso di cedere la quota di maggioranza della proprietà, detenuta fin dal 1991, con la società Exor-Group. Il direttore generale Corinne Montzepolous (la cui famiglia acquistò Chateau Margaux nel lontano 1977 e che ne detiene ancora il 25%, oltre al possesso di una porzione della quota maggioritaria di Exor, dovuta ad un complicato asset di investimenti costituito con gli Agnelli negli anni Novanta, ndr), non ha nascosto il suo interesse a riconquistare la quota di controllo.
Non c’è niente di ufficiale sulla trattativa tra la Exor ed i Montzepolous: è pur vero che la Exor sta procedendo ufficialmente ad una precisa valutazione della proprietà (tra i 300 ed i 400 milioni di euro).
Chateaux Margaux è uno tra i più blasonati Chateaux del Bordeaux. Fondato nel XV secolo, ha 260 ettari di cui 90 a vigneto, dai quali vengono prodotti 3 vini: Pavillon Blanc, Pavillon Rouge e lo strablasonato Chateaux Margaux. Quest’ultimo vino è considerato il punto di riferimento assoluto per la vendemmia del 1900, di cui restano poche bottiglie (nelle rarissime degustazioni, in cui il vino è stato assaggiato, l’emozione è stata all’altezza delle speranze e del mito che circonda questo millesimo: semplicemente grandioso !). Chateaux Margaux è stato letteralmente incensato da Robert Parker nel 1982 ed è sempre risultato un “instant-classic” nelle annate ‘85, ‘86, ‘89, ‘90, ’95, le migliori dell’ultimo ventennio per il Bordeaux. L’annata 2000, che uscirà sul mercato nei prossimi mesi, è stata valutata da “Wine Spectator” tra i 95 ed i 100/100, e sarà venduta a 450 euro la bottiglia. La famiglia Montzepolous ha comprato Chateaux Margaux dalla famiglia Ginestet, ed in seguito hanno sempre investito pesantemente nei vigneti, la cantina e gli immobili dell’azienda, tanto che oggi Margaux rappresenta l’eccellenza assoluta della produzione vinicola a Bordeaux.
Gli Agnelli devono risolvere pesanti problemi di ricapitalizzazione dovuti alla Fiat Auto, ma la vendita di Margaux non sarebbe stata un’operazione gradita al defunto Avvocato, la cui passione per il vino (e per il suo gioiello francese) aveva sempre manifestato, insieme all’orgoglio di aver piantato la bandiera tricolore nel territorio vitivinicolo più famoso del mondo.
Max Savelli
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