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CORRIERE DELLA SERA

Web, design e Brunello. Il mio ufficio “diffuso” ... Alessandro Regoli. Montalcino, un luogo di lavoro tra storia e cultura... L’alternativa alla città... Dentro il giardino: la vista abbraccia la valle, le morbide colline coperte di vigneti e, piu in là, Pienza, San Quirico d’Orcia, Montepulciano. Dentro il giardino, ecco il “giardino d’inverno”, cioè un parallelepipedo di vetro, arredato con gusto e allegria: tavolo-scrivania Reflex, lampada di Castiglioni, divanetto Frau, una grande bambola multicolore. È il cuore di quello che ci pare appropriato chiamare l’“ufficio diffuso” di WineNews, agenzia di comunicazione sul mondo del wine e del food (in realtà è molto di più), guidata da Alessandro Regoli, giornalista vulcanico e, insieme, pignolo. Al timone con lui, la moglie Irene Chiari. Poi, c’è la squadra di 5 persone, oltre a un certo numero di collaboratori. Siamo a Montalcino, città famosa per il pregiato Brunello. “Da non scordare altri aspetti delle sua storia antica, che la vide avamposto della Maremma, sentinella della via Francigena”, osserva Regoli. Ma qui vogliamo sapere come è nata questa singolare struttura di lavoro e descriverla. “Prima di Internet - premette il fondatore di WineNews - era impensabile mettere in piedi in un posto isolato come Montalcino, un’agenzia di comunicazione. Siamo nati on line nel Duemila, da una postazione casalinga. In 11 anni, sono cresciuti i collaboratori e, in progress, anche l’ufficio”. Luogo ideale per pensare e scrivere, tra mura storiche e natura. La postazione-giardino d’inverno, cioè la “tolda” di Alessandro, è all’interno della prima area acquistata ma l’utilizzo è venuto molto dopo, causa permessi e tempi di ristrutturazione. “Fummo attratti da questi mille metri quadrati nel centro storico, un tempo adibiti a terreno agricolo come ho ritrovato sulla mappa del Catasto Leopoldino - spiega -. Dove c’è la mia stanza a vetri, all’ombra di un grande leccio, prima c’era la baracca degli attrezzi”. “S’è dovuto lavorare parecchio per riassestare muretti a secco e terrazzamenti. Il tutto ea in stato di abbandono”, aggiunge. È successo allora che, nell’attesa, il primo ufficio di WineNews viene aperto a pochi metri dal giardino, attraversando la strada, dentro un ex negozio di antiquario (“in origine, magazzino di granaglie”), risistemato nel segno della conservazione. Le volte in mattone e in pietra, intatte. “Sono due locali, complessivamente di 70 metri quadri - racconta Regoli -. L’agenzia, nata in casa, traslocò qui. Ora, invece, ci sono la stanza di Irene (con scrivanie di Aulenti e Cassina) e la sala riunioni”. Dominata da un grande tavolo da biliardo con il piano in legno. E, attorno, sedie di vari colori, Kartell. “Ci piace mischiare il vecchio e il nuovo”, nota Alessandro. Usciamo. Alla porta accanto, ecco l’ingresso della cantinetta di WineNews. Un altro tassello. “Era una vecchia carbonaia, l’abbiamo bonificata, lasciando il pavimento accoltellato (a mattoni). Qui conserviamo e degustiamo i vini che recensiamo”. È ora di ritornare nell’area verde che accoglie nuovi uffici, quello di Regoli e gli altri, occupati dai ragazzi dell’agenzia. Oltre il cancello, il benvenuto lo dà una grande statua in bronzo di Sandro Chia (“abbiamo il privilegio di ospitarla”) che rappresenta l’angelo con il cuore in mano e s’intitola “Per la felicità”. Alle spalle, il parallelepipedo trasparente; quindi, proseguendo per il vialetto, tre spazi, acquistati e sistemati successivamente: due ex magazzini e una casa. Risultato? Le prime due unità (attigue ma divise) sono adibite ad uffici: pavimenti a tavole di legno (dove spiccano due oblò rettangolari di vetro a svelare, sotto, le vecchie vasche da concia); anche qui, mix originale di arredi. L’ultimo edificio, a due piani, rappresenta il progetto speciale di WineNews: il laboratorio del gusto per i bimbi di Montalcino, in accordo con il Comune: aule con mini-arredi, curati in ogni dettaglio. Le lezioni pratiche si fanno all’aperto, nell’orto che ha dato anima alle terrazze del giardino, dove crescono anche fiori e alberi da frutto. Un piccolo Eden. Ancora una chicca: l’antico pozzo recuperato al cui fondo si accede da una scala a chiocciola. Quando sarà finita, avrà i gradini ricoperti di legno di vecchie botti.


Il mio oggetto preferito

Non è un pezzo d’arte né d’antiquariato ma un maxi-gadget acquistato al Guggenheim di Venezia, l’oggetto del cuore: una Russian Dall di cartapesta. “Irene ed io adoriamo andare per musei e fare acquisti ai bookshop dove spesso si trovano cose divertenti - dice Alessandro Regoli -. Fatto sta che, dopo aver visitato una mostra, mi cadde l’occhio sul pupazzo colorato, ad altezza quasi naturale. Me lo sono immaginato subito nel mio ufficio, davanti alla scrivania”. La Russian Doll arcobaleno è un bel colpo d’occhio nella “serra” di WineNews. Non passa inosservata, e Alessandro lo sa.

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