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COUNT DOWN PER “DIVINO TUSCANY”, EVENTO VOLUTO DA JAMES SUCKLING (2-5 GIUGNO) ... FIRENZE SI PREPARA A RICEVERE LE STELLE DEL VINO TOSCANO IN UN INSOLITO MÉLANGE DI ALTA CUCINA, ARTE, MUSICA. I COSTI SOSTENUTI DALLE CANTINE TOSCANE

Italia
Ecco Divino Tuscany by James Suckling

Le più grandi dinastie del vino toscano con i protagonisti storici in prima persona nelle dimore raramente accessibili, nomi che hanno fatto la storia da secoli, i loro gioielli di famiglia, vini che fanno sognare il mondo, eventi esclusivi in spazi di rara bellezza, l’arte, la musica ai livelli più alti e ospiti assolutamente unici. Il tutto sotto la regia di uno scrittore del vino consacrato come uno dei critici più noti e influenti al mondo e nella cornice di una Firenze cosmopolita e intima, sontuosa e segreta. Questo, ed altro, è “Divino Tuscany”, evento ideato da James Suckling, uno dei più famosi critici enologici al mondo, sul mondo del vino toscano di altissima gamma di scena, dal 2 al 5 giugno, nella cornice della Firenze più spettacolare, tra palazzi rinascimentali, giardini e teatri prestigiosi (info: www.divinotuscany.com).
53 produttori toscani al top (che hanno “sborsato” 10.000 euro ciascuno), alcuni tra i nomi più grandi della nostra enologia, che hanno fatto la storia del vino, per grandi collezionisti ed eno-appassionati di tutto il mondo (che hanno pagato 1.500 euro ciascuno). E poi una galleria di vini cult, veri capolavori del gusto con testimonial e protagonisti d’eccezione e un’agenda di selezionatissimi appuntamenti gourmet, ma non solo. Tasting esclusivi, degustazioni private, concerti, con la partecipazione della pluristellata Enoteca Pinchiorri.
Un evento simbolo, quello di Divino Tuscany, realizzato in collaborazione con i più prestigiosi produttori toscani, impegnati in prima persona unendo le loro forze. Barone Ricasoli, Marchesi Antinori, Biserno (Lodovico Antinori), Castello Banfi, Marchesi di Frescobaldi, Mazzei, Petrolo, Il Borro, Principe Corsini, questi i nomi delle aziende vitivinicole fondatrici.
Un evento che proporrà un programma esclusivo offrendo l’opportunità d’incontrare i grandi vini di una delle più spettacolari regioni vinicole del mondo presentati dagli stessi produttori in un contesto di assoluta bellezza e charme. Insomma, un salone dell’haute couture del vino con una regia che ha messo insieme storie e testimonianze di stile, di creatività e di talento. Per la scelta dei vini, Suckling ha ripercorso i suoi ultimi venti anni di recensioni sottoponendo le aziende migliori a criteri di selezione assai rigorosi. Il risultato è un parterre di vini straordinari provenienti da terroir altrettanto unici presenti sia con annate storiche che più recenti, vere celebrities del vino.
Divino Tuscany si aprirà con il concerto di Joshua Bell, nel Teatro della Pergola, uno dei più raffinati teatri italiani (e, in questa occasione, debutta l’Orchestra del Sole, un ensemble prestigioso); il3 e il 4 giugno sarà, invece, la volta del “grand tasting” nelle sale dell’Hotel Four Seasons, con i migliori vini e le migliori annate mai prodotte dai 53 migliori vigneti in Toscana. I vini saranno serviti personalmente dai winemakers e dai proprietari delle cantine, con a seguire cena di gala nel magnifico Palazzo Corsini sulle Eive dell’Arno, a cura della pluristellata Enoteca Pinchiorri, in abbinamento a grandi vini. La kermesse si chiuderà il 5 giugno, con il pranzo tradizionale della domenica in campagna con un maialino cotto allo spiedo, ospiti di Sting e Trudie Styler a Villa Il Palagio, a pochi chilometri da Firenze.

Focus - “Grand Tasting”: ecco cosa si beve …
Due le degustazioni proposte: i Brunello di Montalcino 2006 ed i “Great Merlots” 2007. I Brunello di Montalcino, selezionati direttamente da James Suckling (tra parentesi il punteggio dato dal critico), come i migliori dell’annata 2006: Casanova di Neri Tenuta Nuova Brunello di Montalcino (100 points) presentato da Giacomo Neri, Luce Brunello di Montalcino 2006 (Marchesi de’ Frescobaldi) (100 points) presentato da Lamberto Frescobaldi, Valdicava Brunello di Montalcino 2006 (97 points) presentato da Vincenzo Abbruzzese e Siro Pacenti Brunello di Montalcino (97 points) presentato da Giancarlo Pacenti.
Nella seconda degustazione,invece, saranno presenti i “Great Merlots” 2007: Tenuta dell’Ornellaia Masseto 2007 (97 points) presentato da Leonardo Raspini e Axel Heinz, Petrolo Galatrona2007 (98 points) presentato da Luca Sanjust, Tua Rita Redigaffi 2007 (98 points) presentato da Stefano Frascolla e Marchesi de’ Frescobaldi Lamaione 2007 presentato da Lamberto Frescobaldi.

Focus - Ecco chi c’è a “Divino Tuscany”
Altesino, Antinori, Barone Ricasoli, Brancaia, Caiarossa, Caparzo, Carpineta Fontalpino, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello di Bossi, Castello Banfi, Castelvecchio - San Casciano Val di Pesa, Castiglion del Bosco, Ciacci Piccolomini, Duemani, Eredi Fuligni, Fattoria di Felsina, Fattoria La Massa, Fattoria Casaloste, Fattoria Le Pupille, Fattoria Viticcio, Fontodi, Gagliole, Marchesi di Frescobaldi, I Greppi, Il Borro, Il Palagio, Mazzei, Petrolo, Podere Poggio Scalette, Podere Sapaio, Poggio al Tesoro, Poggio Antico, Poliziano, Principe Corsini - Le Corti, Riccardo Baracchi, Ruffino, San Fillippo, San Polo, Siro Pacenti, Tenimenti Luigi d’Alessandro, Tenuta dell’Ornellaia, Tenuta di Biserno, Tenuta di Nozzole, Tenuta San Guido, Tenuta Sette Ponti, Tenute Silvio Nardi, Tenuta Vitanza, Testamatta di Bibi Graetz, Tolaini, Tua Rita, Uccelleria e Valdicava.

Focus - James Suckling, ritratto di uno dei più influenti critici del vino
“James Suckling è uno dei principali critici odierni del vino, le cui opinioni sono lette e rispettate da collezionisti, professionisti ed amanti del vino di tutto il mondo. E’ stato per quasi 30 anni Senior Editor e European Bureau Chief del Wine Spectator e European Editor del Cigar Aficionado. Forbes ha recentemente definito lo scrittore nato a Los Angeles come “uno dei critici del vino più potenti al mondo”. Suckling ha sviluppato la sua conoscenza per il grande vino grazie a suo padre, un avvocato di Beverly Hills, che, come egli racconta, “beveva sempre grande vino a casa ed era felice di condividerlo con me nonostante la mia tenera età”. Ha lasciato il sud della California per frequentare Utah State University, prima di trasferirsi a Madison, Wisconsin, per seguire un master in giornalismo. Lavorava, infatti, di notte come cronista per il Wisconsin State Journal mentre di giorno frequentava la Graduate School. Nel 1981, dopo essere tornato nel sud della California, Suckling rispose ad un annuncio del Los Angeles Times, che cercava un assistente per l’editore per la neonata rivista Wine Spectator. Venne assunto a San Diego e, nel 1982, trasferìto a San Francisco con la rivista. Nel 1985, Suckling si trasferì a Parigi per aprire l’ufficio europeo del Wine Spectator, che lo portò al centro della produzione vinicola europea e rafforzò i suoi rapporti con numerosi produttori di vino allargando la sua conoscenza ai vini di tutto il continente. In aggiunta ai suoi doveri per la rivista, Suckling, in questo periodo, scrisse il suo primo libro, Porto Vintage, che venne pubblicato nel 1990”.
Fonte: James Suckling

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