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DA FEUDO DI COSA NOSTRA A SIMBOLO DEL RINASCIMENTO “COLTURALE” E CULTURALE DELLA SICILIA: COSI’ “VERBUMCAUDO”, GRAZIE AL PROGETTO DELL’ISTITUTO REGIONALE DELLA VITE E DEL VINO DIVENTA CAMPO SPERIMENTALE PER LA PRODUZIONE DI VINI DI QUALITA’

“A Verbumcaudo sarà realizzata una serie di vigneti, a fianco all’oliveto che già esiste, per coltivare tutta quella varietà di viti e la grande biodiversità che abbiamo in Sicilia, grazie alle tantissime civiltà che qui hanno trovato approdo, e che è fortemente apprezzata dal mercato. Sarà il simbolo di un rinascimento “colturale” e culturale e l’espressione più genuina della ricchezza enologica della nostra terra”. Così, il direttore generale dell’Istituto regionale della Vite e del Vino, Dario Cartabellotta, presenta il progetto della Regione per far rinascere uno dei feudi strappati alla mafia, la cui proprietà è stata trasferita dallo Stato proprio alla Regione Sicilia.

L’appezzamento di oltre 150 ettari, appartenuto al “papa” di Cosa Nostra, Michele Greco, verrà gestito e curato dal Corpo Forestale, in attesa che venga adibito a campo sperimentale per la produzione di vini di qualità. Intanto, nei prossimi due anni potranno essere messi a disposizione delle piccole e medie imprese siciliane 130 milioni di euro per nuovi investimenti: un’opportunità offerta dal fondo Jeremie, che la Regione siciliana ha acceso grazie al Fondo Europeo per gli Investimenti, rivolta ad oltre mille imprese del territorio.

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