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DA MONTALCINO ALLE LANGHE, DA MONTEFALCO A VALDOBBIADENE, PASSANDO PER IL CHIANTI CLASSICO: LE CITTA’ DEL VINO, TERRITORI MODELLO DEL “BUON VIVERE”, IL 25 FEBBRAIO AL QUIRINALE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

Italia
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Dal Nord al Sud del Belpaese i territori del vino sono i modelli del “buon vivere”, realtà particolari dove la qualità della vita si rivela nettamente superiore a quella delle grandi città e dei distretti industriali, dove le tradizioni enogastronomiche hanno una storia unica al mondo, intimamente legata alle intense vicende del patrimonio rurale italiano. Nei territori del vino lo sviluppo e la minuziosa cura per la produzione agricola si caratterizzano costantemente per la loro valenza culturale, antropologica e turistica: qui le campagne non sono solo coltivate, ma abitate e vissute. A presentare questo modello di riferimento delle Città del Vino saranno i sindaci dei comuni a più alta vocazione vitivinicola - da Montalcino alle Langhe, da Montefalco a Conegliano-Valdobbiadene ad Alcamo, passando per i territori del Chianti Classico e del Soave - che il 25 febbraio saranno ricevuti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Le Città del Vino sono nate con la consapevolezza che al centro della straordinaria crescita del mondo che ruota intorno al vino c’è il valore del territorio, il suo rapporto con il prodotto e la conseguente necessità di saperlo tutelare, salvaguardandone le peculiarità ambientali e paesaggistiche. Da oltre venti anni la loro filosofia si fonda sul recupero e sulla riqualificazione ambientale, urbanistica e vitivinicola, in completa armonia con il patrimonio paesaggistico. Il vino, insieme al turismo e al territorio stanno alla base del grande sviluppo locale e ciò che accomuna l’intensa attività di realtà così diverse e variegate è proprio la salvaguardia del grande valore paesaggistico ed ambientale che contraddistingue i territori enologici italiani. I buoni risultati testimoniano il successo di questa fondamentale missione, per cui oggi, pur tra molte difficoltà ancora da superare, la qualità della vita dei territori rurali rappresenta un modello di riferimento per chi desidera vivere meglio.
Da una recente ricerca condotta da Città del Vino (che rappresentano il 6,7% dei Comuni, il 70% del vigneto Italia, l’89% dei vini Doc, Docg e Igt, il 15% dell’offerta turistico-ricettiva nazionale, il 22% degli agriturismi) emerge che negli ultimi venti anni, proprio grazie alla qualità della vita, nei territori associati gli abitanti dei borghi sono cresciuti del 10%, quelli delle case sparse del 27%; mentre nel resto del Paese il “tasso di utilizzo” delle case sparse è dell’1% nelle Città del Vino è del 35%.
La delegazione delle Città del Vino (che ad oggi raggruppano 553 comuni e 30 tra province, comunità montane, strade del vino e parchi), guidata dal presidente Valentino Valentini (sindaco di Montefalco), sottoporrà all’attenzione del Presidente della Repubblica alcuni temi ritenuti importanti per lo sviluppo socio-economico del territori del vino: “Siamo fortemente convinti - afferma Valentino Valentini - che una delle leve dello sviluppo sostenibile del nostro Paese sia il turismo rurale, quello legato alle tradizioni enogastronomiche e culturali più vive e universalmente apprezzate, motivo principale delle scelte di milioni di persone che decidono di venire a visitare il nostro Paese; per questo chiederemo al Presidente Napolitano di affiancarci nel nostro impegno a favore della crescita del settore aiutandoci presso l’Unione Europea affinché il 2009 sia dichiarato anno del turismo del vino”.
Qualità della vita, paesaggi e ambienti ben conservati, qualità del vino e dei prodotti tipici, unite ad una maggiore capacità ricettiva, fanno di questi territori delle vere e proprie mete turistiche. Un fenomeno in crescita, come testimoniano le annuali indagini dell’Osservatorio sul Turismo del Vino, che indicano in oltre 2,5 miliardi di euro il fatturato di questo specifico settore e in oltre 4 milioni gli enoturisti in giro per l’Italia alla scoperta di luoghi, sapori e saperi che rendono unico il nostro Paese al mondo. Dati che, sempre secondo l’Osservatorio sul Turismo del Vino, sono destinati a raddoppiare nei prossimi due anni, liberando nuove risorse e nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico.
L’incontro con il Presidente della Repubblica Napolitano chiude idealmente le celebrazioni per il ventennale dell’Associazione (fondata a Siena il 21 marzo 1987): nell’occasione saranno donati al Presidente della Repubblica un manoscritto contenente i principi del “Manifesto per una vitivinicoltura di qualità” (con il quale le Città del Vino intendono richiamare l’attenzione del mondo del vino ad una profonda riflessione sul ruolo della viticoltura sia in termini produttivi, sia per la salvaguardia del territorio), dei calici di cristallo realizzati da una delle più prestigiose cristallerie d’Italia, la Vilca di Colle Val d’Elsa (dove si produce il 95% del cristallo italiano di qualità) ed una bottiglia di Moscato Passito di Pantelleria Doc “Ben Ryè” della cantina siciliana Donnafugata, medaglia d’oro 2007 nella “Selezione del Sindaco”, il concorso enologico internazionale organizzato dalle Città del Vino.

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