02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

DA UN’ANTICA E SAPIENTE TRADIZIONE CHE HA SALVATO LA VIGNA DOPO LA CADUTA DELL’IMPERO ROMANO, NASCONO I VINI DEI PADRI BENEDETTINI DI MONTEVERGINE, CHE SARANNO PRESENTATI IL 4 LUGLIO ALL’ABBAZIA DI LORETO DI MERCOGLIANO (AVELLINO)

Dal Fiano di Avellino Docg all’Irpinia Aglianico Doc e al Greco di Tufo Docg, sono questi i vini che nascono nei vigneti che circondano un’antica abbazia in una delle aree del Belpaese storicamente vocate alla produzione di grandi vini, seguiti con estrema cura nella loro produzione limitatissima fino alla bottiglia, da Padre Riccardo Guariglia, responsabile della moderna cantina e da Riccardo Cotarella, uno dei più apprezzati e stimati wine maker italiani. Il 4 luglio i Padri Benedettini di Montevergine presenteranno i loro vini sullo sfondo dell’Abbazia di Loreto di Mercogliano (Avellino), illustrando così la loro antica e sapiente tradizione, quella che ha salvato la vigna dopo la caduta dell’Impero Romano.
Da due anni, Padre Guariglia dedica tempo ed energia ad un progetto enologico che ha dato splendidi risultati. Nella pace della bellissima Abbazia di Loreto, situata nel Comune di Mercogliano, una preziosa cantina accoglie una produzione limitatissima e particolarmente curata, che sembra risentire del secolare fascino del luogo, pieno di preghiera e silenzio. E’ qui che i Padri Benedettini imbottigliano tre classici della tradizione campana ed in particolare dell’Irpinia: un Fiano di Avellino, un Greco di Tufo ed un Irpinia Aglianico.
Nel rispetto della secolare tradizione della vinificazione, i Padri Benedettini hanno realizzato all’interno dell’Abbazia una moderna cantina. Dal lavoro nelle vigne alla bottiglia, gli apprezzatissimi vini sono seguiti passo passo da Riccardo Cotarella, uno dei più apprezzati enologi italiani - prestigiose aziende, in Italia, ma anche in Europa, si avvalgono della sua consulenza, pluriennale esperienza e altissima professionalità, unita alla conoscenza del territorio irpino - che, affascinato dallo spirito dell’iniziativa, presta la sua esperienza ai Padri.
Il vigneto del Fiano di Avellino Docg ha una magnifica esposizione a Sud-Ovest. La potatura secca avviene nei mesi di dicembre-gennaio, con il diradamento dei grappoli nel mese di luglio. La vendemmia avviene generalmente tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, quando le uve raggiungono il miglior equilibrio tra contenuto zuccherino e acidità. Le caratteristiche microclimatiche del vigneto danno buona costanza di risultati. L’Irpinia Aglianico Doc nasce invece da un piccolo appezzamento a bassa produttività, con una rigorosa selezione. Sin dalla vendemmia gli acini dotati di intenso colore e ricca concentrazione vengono posti a fermentare in vasche inox a temperatura controllata, con una lunga macerazione sulle bucce al fine di ottenere un sontuoso ma equilibrato corredo polifenolico. Il vino ottenuto è poi lungamente elevato in barriques di rovere francese. Il Greco di Tufo Docg, infine, nasce da un attento lavoro sulla vigna, che ha portato ad avere delle uve con un alto contenuto zuccherino, ed in splendido equilibrio con le loro componenti acide. Uve quanto mai sostanziose e ricche di estratto, nate in un territorio che dimostra ancora una volta la sua vocazione storica ed ideale alla coltivazione della vite, che nel corso dei secoli ha saputo esprimersi in vitigni originalissimi.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli