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DA VIAGGIO DI NICCHIA A FENOMENO DI TENDENZA: QUALI SCENARI FUTURI DEL TURISMO DEL VINO ? FORUM, AD AGRI@TOUR(AREZZO, 6/8 DICEMBRE), CON STUDIOSI, MANAGER DEL VINO, IMPRENDITORI

Italia
Enoturisti in cantina, alla scoperta del vino

Quello del turismo enologico è un vero e proprio boom: dimenticate le partenze di massa verso luoghi di villeggiatura iper-affollati o lontane mete esotiche, le nuove tendenze parlano di viaggi all’insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da assaggiare nei week-end o nelle “micro-vacanze”. Gli italiani che subiscono il fascino dei territori del vino sono ormai un esercito: nel 2001, ben 3,5 milioni di turisti di casa nostra hanno scelto mete enogastronomiche ed il fatturato del settore (pari a 2,5 miliardi di euro, nel 2001) è in costante crescita. Il turismo del vino costituisce un’opportunità fondamentale per promuovere il patrimonio di risorse agroalimentari del nostro Paese ed è un oculato strumento strategico per lo sviluppo economico. Grazie al magnetismo dei distretti enogastronomici (la regione cult rimane la Toscana, seguita da Piemonte, Veneto, Campania, Umbria), le prospettive future del mondo del vino si giocheranno sempre più anche nel campo del turismo: ecco perché tanti produttori stanno investendo per qualificare le proprie strutture ricettive. Da una stima del Movimento Turismo del Vino risulta infatti che, nel 2001, il 5% del fatturato delle cantine associate è stato destinato al sostegno e allo sviluppo dell’enoturismo: in particolare, si è puntato al miglioramento delle strutture e all’organizzazione di iniziative (corsi di cucina, seminari sui prodotti locali, eventi culturali e concerti).

Quali sono allora gli scenari venturi per il turismo enologico, che da fenomeno di nicchia è diventato in pochi anni una delle più amate e diffuse maniere di partire alla scoperta di un territorio? Quale il futuro delle Strade del Vino, percorsi di suggestione e fascino nei più importanti terroir vitivinicoli italiani? Ne discuteranno imprenditori, amministratori pubblici, wine tour operator, manager, studiosi nel forum “Le Strade del Vino e i territori dell’agriturismo”, il 7 dicembre (ore 15) al Centro Affari di Arezzo.

L’obiettivo del convegno è fare il punto della situazione e confrontare le rispettive esperienze per varare un nuovo modello di sviluppo integrato per le Strade del Vino: protagonisti del forum ( che è organizzato da Agri@Tour in Toscana e nel mondo, il primo salone dell’agriturismo dedicato all’offerta rurale in Italia, ad Arezzo dal 6 all’8 dicembre), saranno Ornella Venica, vignaiola e presidente del Movimento Turismo del Vino; Magda Antonioli Corigliano, direttore del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi di Milano, che per prima ha teorizzato le linee guida del turismo del vino; Donatella Cinelli Colombini, vignaiola, fondatrice del Movimento Turismo del Vino e Assessore al Turismo del Comune di Siena; Fabio Taiti, presidente del Censis Servizi Spa, che ha realizzato, in questi anni, importanti analisi sui territori con potenzialità enoturistiche; Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini; Gianni Zonin, imprenditore vitivinicolo; Martino De Rosa, amministratore delegato di Terra Moretti Spa; Ilaria Tachis, wine tour operator e “figlia d’arte” (suo padre, Giacomo Tachis, è considerato il “decano” degli enologi italiani); Valentina Canali, vice direttore dell’Azienda Romana per i Mercati (azienda speciale della Camera di Comercio di Roma per lo Sviluppo Agricolo); Alessandro Pacciani, presidente della Federazione Toscana delle Strade del Vino, e Roberto Vasai, assessore all’agricoltura della Provincia di Arezzo.

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