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DAI GRANDI MARCHI ALLE MIGLIORI GRIFFE … DAL TRENTINO ALLA FRANCIACORTA, AL VENETO: ANTICIPO NELLA RACCOLTA DELLE UVE E BUONA VENDEMMIA PER LE “BOLLICINE” ITALIANE. CONSUMI: IN CRESCITA SUI MERCATI ESTERI LO SPUMANTE ITALIANO …

Italia
Buona vendemmia per le bollicine italiane

La precocità della vendemmia 2007, che interessa a diversi gradi l’intera Penisola, ha già determinato una raccolta anticipata delle uve per le basi spumante, che andranno a formare le cuvée più prestigiose del Bel Paese; un anticipo mediatamente quantificabile in 15-20 giorni sul 2006, e, in alcuni casi, una vendemmia che arriva addirittura prima delle date di raccolta del 2003, il millesimo più precoce del nuovo millennio. Dal Trentino alla Lombardia, al Veneto, i commenti dei più importanti produttori di “bollicine” italiane sulla qualità del millesimo 2007 sono tendenzialmente positivi, anche se molto prudenti; la vendemmia anticipata potrebbe aver portato, evidentemente, anche qualche imperfezione nella maturità dei frutti; saranno le vinificazioni, in alcuni casi già a buon punto, a determinare la qualità definitiva delle bollicine di quest’annata.

“La vendemmia 2007 - spiega Fausto Peratoner, direttore generale della trentina Cantina La Vis e della Cesarini Sforza - è una delle più precoci di questi anni. Abbiamo cominciato la raccolta delle uve il 10 agosto, 15 giorni prima che nella vendemmia 2006, raccogliendo Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, ad iniziare dai vigneti ad altitudine più bassa, per finire, forse nella prossima settimana, con la raccolta nelle vigne poste a 700 metri sul livello del mare. Dai mosti già in fermentazione è ancora difficile dare una valutazione definitiva: quello che appare abbastanza certo è la buona stabilità degli indici principali, con un rapporto acidità/grado alcolico migliore che nel 2006 e una buona conservazione degli aromi”.

Si schernisce un po’, Anselmo Martini, enologo del colosso trentino Cavit: “le uve per le basi spumante sono già state raccolte; la vendemmia 2007, così eccezionalmente precoce soprattutto per una primavera molto calda, non è il massimo per questa tipologia. Si può parlare di una buona annata ma non straordinaria: abbiamo cominciato le operazioni di raccolta il 10 agosto, almeno 15 giorni prima che nel 2006, ed un paio di giorni prima che nel 2003, annata storica la sua precocità, con lo Chardonnay e il Pinot Grigio, dalle gradazioni nella media e con una buona tenuta dell’acidità”.

“A parte il Ferragosto passato fra i vigneti - attacca Umberto Pichler, direttore della produzione dell’altro “gigante” trentino Mezzacorona - spero e penso che l’annata 2007 sia buona; abbiamo già vendemmiato il 70% delle uve per le basi spumante, cominciando con lo Chardonnay, raccolto 15 giorni in anticipo rispetto al 2006 e qualche giorno prima che nel precocissimo 2003. Siamo soddisfatti: mi sembra che sia un’annata equilibrata e quantitativamente paragonabile al 2006. Lo Chardonnay e il Pinot Grigio, già a fine fermentazione, hanno prodotto mosti di qualità simile a quella del 2006”.

La vendemmia 2007 delle uve per le basi spumante è a circa metà del suo cammino in casa Ferrari e anche secondo il direttore della produzione Mauro Lunelli “sacrificio del Ferragosto a parte, la qualità è buona nonostante sia una vendemmia molto anticipata. Un anticipo dovuto - spiega Lunelli - ad un inizio della attività vegetativa della vite molto precoce, dopo un inverno mite e una primavera molto calda, che ha tuttavia potuto completare tutte le sue fasi; abbiamo eccezionalmente cominciato le operazioni di raccolta il 6 agosto, nel 2003, l’annata recente forse più anticipata, cominciammo l’11 agosto; contiamo di completare la vendemmia a fine mese: le uve sono sane e possono tranquillamente reggere anche questi giorni di pioggia, in più le temperature sono scese molto, ad ulteriore protezione dalle malattie. Quantitativamente sarà una vendemmia in linea con quella del 2006”.

Anche in Franciacorta una vendemmia molto precoce quella del 2007, ma per Mattia Vezzola, direttore della maison Bellavista, la griffe “piu in” delle bollicine italiane stando al sondaggio di WineNews, “il decisivo anticipo di quest’anno, al contrario di quello della vendemmia 2003, ha permesso alla vite di svolgere tutte le sue fasi vegetative, garantendo agli acini una buona maturazione; abbiamo cominciato a raccogliere le uve il 13 agosto, nel 2003 cominciammo il 26 agosto, ma l’agosto di quest’anno ha permesso una vendemmia rilassata con buone temperature diurne e interessanti escursioni notturne. Siamo più o meno al 50% della raccolta - continua Vezzola - e mi sembra che si possa parlare di una annata di grande equilibrio: i mosti già fermentati possiedono acidità molto stabili, fruttati molto freschi e tendenzialmente eleganti”.

“Abbiamo cominciato la raccolta 20 giorni secchi prima del 2006 - spiega Luigi Reghenzi, agronomo di Ca’ del Bosco - ed è già completata per le uve destinate alle basi spumante; analiticamente i dati sono abbastanza buoni e, tutto sommato, sono moderatamente ottimista. Certo, le cause dell’anticipo 2007 sono di diversa natura e meno preoccupanti di quelle del 2003, un millesimo davvero emergenziale. Quantitativamente la produzione sarà sugli standard 2006”.

Arturo Ziliani, direttore della produzione di Berlucchi, commenta che “per chi non si è accorto del notevole anticipo della vendemmia 2007 sarà un cattivo raccolto; per chi ha saputo prepararsi a dovere, potrebbe essere una vendemmia molto interessante. La componente acidica è privilegiata e le gradazioni alcoliche non sono male. La nostra vendemmia - conclude Ziliani - è cominciata nei primi giorni di agosto e sta quasi volgendo al termine”.

Anche il Prosecco coltivato a Valdobbiadene e a Conegliano, vitigno notoriamente tardivo, non fa certo eccezione in questa precoce vendemmia 2007: “è un fatto eccezionale che cominceremo a raccogliere le uve di prosecco il 27 agosto - spiega Gianluca Bisol, a capo dell’azienda veneta ed una delle più celebrate d’Italia - tuttavia, mi pare possa essere un’annata interessante. L’unica nota dolente è il calo quantitativo, il 5%, un fatto che potrebbe incidere sui prezzi del Prosecco, in un trend, come quello attuale, di crescita della domanda”.

Franco Pallini


I consumi - Coldiretti: è boom per spumante con aumento spesa del 9,5%. Cresce anche sui mercati esteri, dove fa concorrenza allo champagne

La spesa degli italiani per gli acquisti familiari di spumante fa registrare nel 2007 una crescita record del 9,5%. Lo afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen, sul primo trimestre 2007, nel sottolineare che, su base annua, nel 2006 gli acquisti domestici di spumante in Italia si sono attestati su 42.940.000 litri per un valore di 250.607.000 milioni euro. E ad essere preferiti dagli italiani sono nel 97% dei casi gli spumanti italiani, in prevalenza dolci, che battono nettamente la concorrenza dello champagne francese.

Un successo in “casa” che si accompagna con gli ottimi risultati registrati all’estero dove si registra una crescita in valore delle esportazioni sul mercato mondiale del 13% nel 2006. Un successo che è il frutto - continua la Coldiretti - dell’exploit negli Stati Uniti con +15%, in Giappone con +13% e nei Paesi dell’Unione Europea, con un +8% dove la Germania si conferma essere il mercato principale.

Dopo l’Asti, il Prosecco di Conegliano e di Valdobbiadene è il più venduto all’estero con un successo indiscutibile in Germania.

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