Cosa berranno gli italiani durante le feste? Birre, gin e vermouth premium, champagne e grandi rossi nazionali. A ciascuno la sua bevanda preferita, ma per tutti il “fil rouge” sarà la ricerca della qualità. La fotografia scattata da Partesa, società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale horeca, ci mostra come gli italiani nel bicchiere amano “coccolarsi”.
Guardando al vino, sorridono le bollicine ad iniziare dallo Champagne, scelto non solo per il momento dei brindisi, ma anche a tutto pasto, con etichette capaci di accompagnare perfettamente sia piatti di pesce sia sapori più decisi. Gettonate anche le richieste per gli spumanti italiani, dai grandi nomi come Franciacorta e Trentodoc, alla crescente attenzione per gli sparkling del Sud Italia, senza mai dimenticare il Prosecco. L’inverno ed i grandi ritrovi a tavola favoriscono i vini rossi, con protagoniste le grandi denominazioni, come Barbaresco, Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e le produzioni del Meridione, che stanno vivendo una sorta di rinascimento. Da tenere d’occhio, sempre secondo Partesa, l’evoluzione dello stile dei passiti, avviata dai Sauternes: non più solo “vini da meditazione”, come amava definirli il grandissimo Luigi Veronelli, ma sempre più abbinabili alla parte gastronomica, dai formaggi al dessert.
Dal vino alla birra, con il gran ritorno della spillatura, a riempire pinte e boccali degli italiani nei brindisi fuoricasa saranno le birre premium, a partire dalle IPA (India Pale Ale) e APA (American Pale Ale) e dalle Lager Plus, che registrano le performance più brillanti del mercato. Con il freddo gli italiani cercano birre più strutturate, sempre di livello, da gustare da sole oppure in abbinamento con i piatti più tipici della stagione invernale. E, in ogni caso, in modo responsabile. Accanto alle birre speciali che guidano il trend del momento, infatti, si confermano le proposte alcol free. Quando si parla di spirits, miscelazione e referenze di qualità restano i trend per eccellenza a dominare aperitivi e after dinner. Il Gin premium continua a regnare incontrastato, con una crescita doppia rispetto a quella della categoria “Liquori”. Sempre la miscelazione sostiene le ottime performance del Vermouth premium che cresce più velocemente nella categoria “Aperitivo” rispetto a Bitter e Vermouth. Andamento positivo anche per le richieste di spirits a base Agave, nonostante il momento di difficile reperibilità di questo prodotto sul mercato. A orientare nella scelta tra le innumerevoli etichette resta soprattutto il brand, ma si confermano anche l’attenzione alla territorialità e agli ingredienti utilizzati per la distillazione. E mentre l’aperitivo continua a vivere un momento di interessante exploit, con preferenze nette per la miscelazione, nell’after dinner degli italiani iniziano ad affermarsi anche rhum e whisky - in particolare Bourbon americani e Irish Whisky - rigorosamente di fascia premium e con caratteristiche di eccellenza.
“I difficili mesi della pandemia hanno alimentato non solo il desiderio di convivialità, ma anche la cultura del buon bere e del bere responsabile che sta guidando le ottime performance dei prodotti premium” ha commentato l’ad Partesa, Massimo Reggiani, sottolineando che “il momento critico per l’economia, rende tutt’altro che scontata la scelta per la qualità da parte degli italiani, che però in queste Feste tornano a celebrare la ritrovata normalità riconoscendo tutto il valore per le produzioni d’eccellenza, che vediamo affermarsi in maniera trasversale in tutte le categorie e le occasioni di consumo”.
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