Dal mettere insieme la suggestione di un luogo, la Rocca di Gualdo Cattaneo, una musica girovaga che abbraccia tradizione e sonorità contemporanee e poi lui, l’espressione più alta del “Genius Loci” di queste terre: il Sagrantino. Un vino autoctono che è ormai entrato nel gotha dei vini mondiali. E Gualdo Cattaneo, insieme a Bevagna, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e logicamente Montefalco, è il cuore di questa produzione, cinque comuni che non a caso hanno dato vita alla “Strada del Sagrantino”. E proprio a Gualdo nasce l’etichetta Colpetrone, azienda della SaiAgricola, un Sagrantino che conferma negli anni gli ormai famosi tre bicchieri come riconoscimento di grande qualità. E’ in questo “teatro” che ogni sera, dal 25 al 29 luglio, il Genius Loci di questa terra esce dalla bottiglia per accompagnare emozioni di altre musiche, per confrontarsi con vini e cibi di altre terre, per esaltare culture di altri uomini.
Dal deserto dei berberi arriva la musica di Nour-Eddine. L’affascinante tradizione tribale e rituale rivive nei ritmi e nei suoni di questo musicista e cantante. I sapori delle spezie e del Kebab trovano nel Sagrantino un perfetto compagno di emozioni. “Vini e Oli” la vecchia insegna di molti negozi per una serata invece “all’insegna del tempo che è”. Con questi prodotti nella loro grande qualità odierna e con la tradizione musicale italiana che si veste di contemporaneità nell’anteprima dei “ Canti dell’Orizzonte” presentati da Andrea Ceccomori e il Laus Terrae Group. Javier Girotto non ha bisogno di presentazioni per chi ama il tango. Argentino, un continuatore della lezione di Astor Piazzola, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive tipiche del jazz, crea un terreno musicale nuovo. Una serata dove alle “calde passioni” del tango si affiancheranno i “dolci passiti”, e le stelle faranno il resto. Rum, Sigari Cubani e grande vino. Una serata che sarebbe piaciuta ad Hemingway. Tutto avvolto nella sensuale atmosfera creata dal grande “soneros” Roy Reyes, un cantante nato e cresciuto nelle grandi orchestre cubane che grazie alle sue doti di showman garantisce una nottata dove lasciarsi coinvolgere e d’obbligo. L’ultima sera è dedicata a una selezione di grandi vini autoctoni: Sagrantino, Aglianico, Primitivo, Nero d’Avola. Diversi da tutti, legati solo alle loro radici. Così come la musica Zingara degli Aquaragia Drom. Saltarelli, tamurriate, lo swing dei Manouche. Uno spettacolo vibrante e ironico.
Maestro di “cerimonia” sarà ogni sera Salvatore Denaro esperto enogastronomo e profondo conoscitore delle bontà di questo territorio nonché vero e proprio “agitprop” della qualità e del buon vivere. E sempre Salvatore Denaro guiderà la straordinaria degustazione, il 29 luglio nella Rocca riaperta per l’occasione: tre piani da esplorare in orizzontale e verticale, proprio come le annate dei grandi vini. Info: www.geniusloci.it
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