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DAL “MANIFESTO” DI MERANO, CHE PUNTA SU “TERRITORIO, ALLEANZA, UNICO INTERLOCUTORE, EXPORT E FORUM INTERNAZIONALE” ALL’EXPO DI MILANO 2015, TRA “COMITATO DEI SAGGI” E IL RUOLO DI VERONAFIERA: IL VINO ITALIANO PROGETTA IL FUTURO

Italia
Expo Milano 2015

Unire le forze, aggregare, fare sistema, programmare (per quanto possibile) il futuro: un pensiero comune, più che mai in tempi di crisi in cui non sperperare risorse è la regola n. 1. E anche in quest’ottica ha debuttato, al Merano WineFestival, il progetto “Dialogues”, una piattaforma operativa che seguirà da vicino tutte le problematiche legate al mondo del vino. Seguendo un “manifesto” nato dal contributo di 10 grandi nomi della filiera del vino, tra produttori, studiosi, giornalisti e “mercanti” come Riccardo Illy, Oscar Farinetti, Ian D’Agata, Roberto Cipresso, Attilio Scienza, Giuseppe Meregalli, Paolo Marchi, Joe Bastianich, Marco Pozzali, Domenico Zonin ed Helmut Kocher.
Manifesto che si articola in 5 punti: i territori, da riportare al centro della filiera in ogni loro singolo elemento (produttivo, storico, comunicativo); l’alleanza, da sviluppare su tutta la filiera per permettere ad ognuno di esprimersi al meglio; un soggetto unitario a cui dare vita, come unico interlocutore dell’Ente Pubblico sia per l’Italia sia per l’Europa; l’export, da sviluppare ancora, razionalizzando gli interventi e condividendo strategie tra aziende, enti, Stati; un forum internazionale sul vino, che consenta al nostro Paese di diventare centrale nel dibattito mondiale sul vino e il suo indotto. Tutti punti da far diventare concreti da subito, già dal 2014 ormai alle porte. E, in vista dell’Expo 2015, dove il vino, con la sua capacità di mostrare il meglio di quello che l’Italia sa fare, non solo dal punto di vista della qualità del prodotto, ma anche della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente sarà sotto i riflettori.
Grazie anche al “Padiglione Vino e Olio” voluto dal Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo che se, da un lato, come ha anticipato dallo stesso Ministro a WineNews, avrà la regia del Ministero e di un “comitato di saggi”, vedrà VeronaFiere (che con Vinitaly e Fieragricola è leader nel settore) nel ruolo di “braccio operativo e protagonista”, ha ribadito la stessa De Girolamo. Il riferimento di un possibile “asse Milano-Verona” è legato alla proposta di Veronafiere, formulata nei mesi passati, di allestire, con la propria organizzazione e risorse economiche dedicate, il padiglione all’Expo 2015.

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