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DAL VERO IN TAVOLA ALLE TECNOLOGIE GASTRONOMICHE, ALL’ECONOMIA ETICA: APPUNTAMENTO A FORLIMPOPOLI (FORLÌ-CESENA) DAL 20 AL 28 GIUGNO CON LA “FESTA ARTUSIANA 2009”. INCONTRI, DEGUSTAZIONI, SPETTACOLI, MERCATINI E RIFLESSIONI SUL CIBO

La promozione della cucina di casa, la meditazione su tradizione ed innovazione nella gastronomia, la ricerca del vero in tavola e dei prodotti di qualità: ecco gli atout della Festa Artusiana 2009, di scena dal 20 al 28 giugno a Forlimpopoli (Forlì-Cesena), la città natale del critico letterario, scrittore e gastronomo italiani Pellegrino Artusi, con il cibo al centro dell’attenzione, non solo come piacere per il palato, ma anche come tema di riflessione culturale e sociale, nel solco di una tradizione ormai consolidata da 13 anni, secondo la formula che affianca momenti di spettacolo a convegni di alto livello e che rende la manifestazione uno degli appuntamenti più amati dell’estate romagnola (info: www.festartusiana.it).
Nei nove giorni della Festa Artisiana, si alterneranno oltre 150 eventi fra laboratori e degustazioni, una ventina di appuntamenti imperniati sulla cultura del cibo, più di 50 spettacoli di ogni genere (teatro, cabaret, concerti, performance di strada, e molto altro) e oltre 30 ristoranti allestiti per l’occasione, insieme a quelli già attivi a Forlimpopoli. E ci saranno ospiti importanti, che affronteranno i tanti temi della cultura gastronomica: fra loro il professor Tullio Gregory, premio Marietta ad honorem 2009, Massimo Bottura, patron dell’Osteria Francescana di Modena, Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della cucina, per citarne solo alcuni.
Come di consueto, le nove serate della Festa Artusiana offrono un ricco programma di spettacoli per tutti i gusti, disseminati in vari punti della città, tra musica, danza, teatro, racconti, spettacoli di strada. Anche l’arte ha un ruolo importante nella Festa Artusiana, con mostre allestite in diversi punti della città, dagli acquerelli del pittore forlimpopolese Pierluigi Baldelli all’esposizione di oggetti di cucina da parte di Alessi e Guzzini, fino agli arazzi stampati a mano dalla storica Bottega Pascucci di Gambettola sui disegni di Tonino Guerra.
Focus - Festa Artusiana 2009: eventi & curiosità
Vade retro, parmesan, parmesao, parmesito ... si riflette sul “Vero in Tavola”
Casa Artusi, vero cuore della Festa, propone un ricco programma di iniziative, sotto l’ideale filo conduttore del “Vero in tavola”. Si comincia con un appuntamento nella chiesa dei Servi dal titolo “Tradizioni, tradimenti e innovazioni in cucina. La tradizione non è altro che la selezione delle buone innovazioni” (20 giugno), al quale interverranno, tra gli altri, Piero Meldini, studioso e scrittore, nonché componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi, e Giovanni Ballarini, presidente dell’Accademia italiana della cucina. A loro il compito di presentare il volume curato dallo stesso Ballarini, assieme a Paolo Petroni, “Il falso in tavola. Una mistificazione da conoscere e da contrastare”. Il testo è frutto di una ricerca dell’Accademia e mostra come il falso culinario prosperi non solo all’estero, ma anche in Italia. Da qui bisogna cominciare per correre ai ripari e effettuare un lavoro di grande civiltà: salvare la cucina italiana e, come indica la mission di Casa Artusi, partire da quella domestica che ha un ruolo di grande impulso per la ristorazione e la produzione in generale. Un’ideale risposta a questo problema arriverà con il convegno nazionale, promosso da Coldiretti Emilia-Romagna, “Il buon cibo del Pellegrino - Il valore del made in Italy” (25 giugno), che metterà sotto i riflettori i protagonisti del cibo 100% italiano.
Pentola vecchia fa buon brodo? La cucina di casa, tra tradizione e evoluzione tecnologica
“La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, il celebre ricettario scritto da Pellegrino Artusi, nacque in una cucina lontana anni luce da quelle del ventunesimo secolo, con tecnologie radicalmente diverse. Le massaie dei primi del Novecento non avevano a disposizione frigoriferi, forni ventilati, fruste elettriche, tegami antiaderenti (anche se in compenso avevano più tempo da dedicare ai fornelli). Come si innesta l’innovazione tecnologica sulla tradizione gastronomica? In che misura i nuovi utensili del cucinare hanno influenzato la cucina di casa? E con essi siamo in grado di riprodurre fedelmente le ricette delle nonne? L’evoluzione della cucina domestica alla luce delle innovazioni tecnologiche e del design sarà il filo conduttore del Convegno dal titolo “Artusi, le tecnologie, il design”, in programma a Casa Artusi (27 giugno). Tra gli interventi, oltre a Massimo Montanari, presidente Comitato Scientifico Casa Artusi, Alberto Capatti (docente di Storia della cucina e della gastronomia, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Colorno), Aldo Colonetti (filosofo, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design), Marco Dalla Rosa (docente di Tecnologia degli alimenti presso l’Università di Bologna) e di rappresentanti delle aziende Alessi e Guzzini.
Dalle fosse al frigorifero. La conservazione del cibo da Columella ad Artusi
Chi volesse scoprire come se la cavavano con la conservazione degli alimenti gli antichi romani potrà soddisfare la propria curiosità in occasione dell’incontro “La conservazione del cibo da Columella ad Artusi. I luoghi della conservazione in Romagna”, in programma a Casa Artusi (24 giugno). Punto di partenza, i testi del romano Columella e del grande Pellegrino, che pur essendo espressione di culture gastronomiche lontanissime, propongono in entrambi i casi sistemi conservativi “casalinghi”, basati cioè sull’impiego di conservanti naturali. E chissà che qualche metodo non possa rivelarsi efficace anche oggi.
Il filosofo e le arzdore. I “Premi Marietta” ad honorem 2009
Protagonisti a Casa Artusi saranno anche i vincitori del Premio Marietta ad honorem 2009 (21 giugno), assegnato quest’anno a personaggi tra loro molto diversi: Tullio Gregory, autore di ponderosi saggi filosofici, e ad Alba e Desolina Milandri, due arzille signore che gestiscono da più di 40 anni la Trattoria Passatore di Salbagnone (Forlì-Cesena). Tullio Gregory, noto per i suoi testi (generazioni di studenti si sono formate sul suo manuale di filosofia), vanta un curriculum di tutto rispetto: professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Roma “La Sapienza” e attualmente direttore dell’Enciclopedia Italiana Treccani, ha insegnato anche alla Sorbona, ed è membro dell’Accademia dei Lincei. Ma Gregory è anche un gourmet raffinato ed esigente, che alla nouvelle vague della cucina preferisce i saperi dell’ars culinaria più tradizionali. Del tutto diversa l’esperienza di Alba e Desolina Milandri, da sempre al timone della Trattoria Passatore, dove propongono piatti rigorosamente casalinghi, quelli insegnati loro dalla mamma Amedea: pasta tirata al matterello, carni arrosto cotte lentamente, involtini al sugo, dolci come la crema di mascarpone e i “baracuclin”, la cui ricetta è arrivata nelle mani delle sorelle Milandri dalla casa dei Marchesi Paulucci di Calboli, proprietari di una grande villa a Selbagnone. Tullio Gregory sarà protagonista, sempre a Casa Artusi, di un incontro sul tema “Del gusto e della sua storia” (22 giugno), con al fianco Massimo Montanari, presidente del Comitato Scientifico Casa Artusi. A seguire, tutti a scuola di cucina con “Il baron di castrato”, degustazione di questa pietanza in uso, un tempo, nella cucina romagnola.
Il professore delle decrescita. Premio Artusi a Serge Latouche
In continuità con le riflessioni portate avanti nel corso della Festa Artusiana, come la riduzione dei consumi superflui, la riscoperta della cucina di casa, la ricerca del vero in tavola, la proposta di corretti stili di vita rispettosi dell’ambiente, l’economista e sociologo francese Serge Latouche, teorico della “decrescita serena”, è il vincitore del Premio Artusi 2009, assegnato ogni anno dal Comune di Forlimpopoli a chi contribuisce, con il pensiero e con le opere, alla riflessione su cibo e dintorni. Secondo Latouche, la decrescita non va intesa in senso negativo e rinunciatario: “sarebbe più esatto parlare di a-crescita, così come si parla di ateismo, si tratta proprio dell’abbandono d’una fede, di una religione, quella dell’economia senza regole, del progresso e dello sviluppo sfrenato”. Il Premio Artusi 2009, assegnato “per la forza e l’attualità della riflessione e la coerenza di vita”, verrà consegnato a Latouche in occasione di un evento organizzato appositamente per approfondire queste tematiche, a Forlimpopoli, in programma l’11 ottobre, un’occasione per incontrarlo dal vivo e ascoltare le sue riflessioni.
Eccellenza francescana. Premio della Regione Emilia-Romagna allo che Massimo Bottura
La Regione Emilia Romagna ha scelto la Festa Artusiana per consegnare a Casa Artusi un proprio riconoscimento a Massimo Bottura, patron dell’Osteria Francescana di Modena, che è il primo cuoco italiano inserito nella graduatoria mondiale della prestigiosa S.Pellegrino World’s 50 Best Restaurants 2009 al posto n. 13 (20 giugno). Grande artista e maestro di cucina, Bottura valorizza con armonica creatività e tecniche innovative i prodotti di eccellenza del territorio nella sua “Osteria Francescana” a Modena. Ha recentemente fondato con altri colleghi una Associazione per valorizzare la gastronomia che si chiama “Chef to chef Emilia Romagna cuochi”.
Una Regione a tavola: il Veneto protagonista a Casa Artusi
Casa Artusi prosegue il suo ideale viaggio fra le Regioni italiane: dopo aver dedicato l’edizione 2008 all Toscana, per il 2009 il protagonista è il Veneto con la sua tradizione gastronomica, che sarà approfondita in una serie di incontri e di degustazioni. Si comincia con un incontro di conoscenza e degustazione dedicato ai Prosecco veneti (26 giugno). A seguire, un doppio appuntamento (28 giugno): la presentazione dei volumi “Cucina di storie” a cura di Annalisa Bruni, Lucia De Michieli e Anna Toscano e “Una storia veneta” di Diego e Marco Boscarato. Poi, la scuola di cucina, che vedrà in azione Marco Boscarato, membro della famiglia che gestisce da generazioni L’Amelia di Mestre, luogo di culto del mangiar bene di questa regione. Marco Boscarato preparerà un piatto tipico della Trattoria Dall’Amelia: baccalà mantecato con polenta gialla di mais spincio della Valbelluna proposto in abbinamento con il Risveglio Verdiso dei Colli Trevigiani.
Dire fare mangiare, appuntamenti per tutti i gusti
Attorno al programma di Casa Artusi, ruota una serie di altre iniziative, fra cui gli incontri programmati in piazzetta Berta e Rita. Ogni sera un’occasione diversa per incursioni del tutto particolari nella galassia della cultura del cibo: si comincia con il rito del tè marocchino, si prosegue con l’abbinamento rock inglese - pasticceria, e poi incontri sulla biodiversità e le erbe aromatiche, la presentazione dell’ultima fatica libraria di Graziano Pozzetto e del romanzo “Annoiati dal successo” di Elisa Bedei e Giacomo Pini.

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