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DALL’UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI DI VENEZIA UN MASTER IN “CULTURA DEL CIBO E DEL VINO”: PARTE A GENNAIO IN VALDOBBIADENE. PRODUTTORI IN CATTEDRA, ESPERIENZE E LEZIONI SUL CAMPO E NEI LUOGHI DELLA FILIERA DEL WINE & FOOD

Italia
Gianluca Bisol, uno degli ideatori del Master

Parte a gennaio in Valdobbiadene, tra le colline del Prosecco, il Master universitario in “Cultura del Cibo e del Vino”, che prevederà esperienze in significative realtà territoriali legate alla tradizione alimentare. Il Master Universitario organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, nato da un’idea di Gianni Moriani e ora condotto sotto la responsabilità del professor Roberto Stevanato di Ca’ Foscari, nasce per rispondere alla sempre maggiore richiesta di qualificate competenze professionali nella gestione e valorizzazione del patrimonio alimentare e vitivinicolo.
Il percorso didattico del Master in Cultura del Cibo e del Vino è sostenuto dal Comune di Valdobbiadene, dal Consorzio di Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco e da Bisol, Latteria Soligo, Jada, Antica Quercia, Jeio, Relais Duca di Dolle e da altre aziende del territorio. Studiare il cibo a partire dai suoi ingredienti in relazione ai territori di produzione, fino ai luoghi in cui viene consumato, evidenziando in primis il suo rapporto con l’ambiente e le tradizioni che influiscono sulla coltivazione dei prodotti agricoli e sulla preparazione dei cibi, proseguendo fino ad indagare i condizionamenti religiosi e sociali e le ricadute economiche: queste sono le fondamenta su cui è stato costruito il Master, che si avvarrà anche di testimonianze dirette dei professionisti del settore come quella del direttore e fondatore di WineNews Alessandro Regoli.
“L’importanza di questo settore è tale da essere diventato uno dei punti di maggior rilievo dell’economia nazionale e, quindi, diventa necessario formare nuove professionalità: siamo orgogliosi che parta proprio a Valdobbiadene il Master in Cultura del Cibo e del Vino - spiega Gianluca Bisol, esponente della famiglia di Viticoltori di Valdobbiadene e di Jada, linea di specialità gastronomiche veneziane - sarà una “Scuola a Km 0”. Il fatto che il Master non si tenga in una metropoli, ma nel territorio rappresenta un fondamentale valore aggiunto - prosegue Bisol - poiché trasmetterà un autentico sentire del prodotto, non filtrato: inoltre, sarà possibile un contatto diretto con produttori e titolari di importanti aziende del comparto, quindi con i possibili futuri datori di lavoro”.
Un Master sul territorio, nel territorio, dunque: le lezioni non resteranno confinate in aula, ma si allargheranno ai luoghi della filiera del cibo, muovendosi tra aziende agricole, cantine, distillerie, pastifici, caseifici, stabilimenti di torrefazione, ristoranti e caffè. “Questo Master vuole creare una figura flessibile e moderna di esperto per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico - dichiara Gianni Moriani, ideatore del Master - formeremo gestori di attività d’alta qualità del comparto agroalimentare, organizzatore di eventi culturali connessi alle risorse enogastronomiche, consulenti di enti pubblici e aziende private, valorizzatori e conservatori di testimonianze della cultura alimentare in archivi e musei etnografici, ricercatori e pubblicisti specializzati”.
Per Ulderico Bernardi, da anni membro del Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina e dell’Accademia della Vite e del Vino, questo Master formerà “figure capaci di valorizzare l’immenso nostro patrimonio naturale e culturale: ogni intelligenza che si succede non deve solo trasmettere le tradizioni, ma arricchirle con nuovi contributi e contenuti. E’ tempo di concepire prodotti tipici, sempre nuovi: abbiamo un grande futuro dietro le nostre spalle. Il nostro Paese è eccezionalmente ricco di cultura, eccellenze, tradizioni: dobbiamo affrontare il particolare momento critico con l’ottimismo di quelle generazioni che ci rappresentano e che già hanno superato situazioni difficili - prosegue Bernardi, professore ordinario di Sociologia dei Processi Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia e studioso di dinamiche socioeconomiche - il Master in Cultura del Cibo e del Vino rappresenta una risposta concreta alla crisi culturale ed economica: Ca’ Foscari ha coinvolto aziende del territorio per offrire gli strumenti giusti per capire e valorizzare quei valori e quei prodotti che ci differenziano. Sono molti gli imprenditori, parlando solo delle Venezie, che hanno saputo innovare - prosegue Bernardi - tenendosi ben stretta la cultura del territorio ereditata e scegliendo di mantenere sempre e comunque una autentica etica produttiva”.
Dato il forte carattere interdisciplinare, al Master possono essere ammessi i laureati triennali o magistrali di qualsiasi disciplina: le lezioni frontali si terranno a Valdobbiadene (Treviso), nel centralissimo Palazzo Celestino Piva; sono previste agevolazioni e facilities di vitto e alloggio per gli studenti. Le domande di iscrizione entro giovedì 15 gennaio 2009.
Info: www.mastercibovino.it

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