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LA CURIOSITÀ

Dalla cantina del Governo Uk si stappano soprattutto vini nazionali, poi Francia e Italia

Tra il 2020 ed il 2022 la spesa è intorno alle 27.000 sterline. Bollicine inglesi e gallesi in testa, poi Bordeaux e Borgogna, e poco Belpaese
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Dalla cantina del Governo britannico si consumano prevalentemente vini nazionali

Cosa consuma e preferisce conservare la storica cantina dell’ospitalità del Governo britannico? Parlando di cifre, quello che emerge da fonti ufficiali del Governo, è che a marzo 2022 la cantina, utilizzata per fornire etichette di qualità nazionali ed estere agli ospiti, conteneva 32.301 bottiglie di vini e distillati, mille in meno nel confronto con l’anno precedente quando erano 33.307.
Una cantina non molto “dispendiosa” perché se è vero che i consumi sono aumentati (1.303 bottiglie complessive) sul 2020-2021, sono sempre molte meno delle 3.336 del 2019-2020, anno pre-pandemia. Per la scelta del prodotto, la componente nazionalista ha il suo peso: 804 le bottiglie inglesi e gallesi “stappate” nel 2021-2022, cifra che copre il 62% del totale. Sull’anno precedente, cala il costo medio per la bottiglia utilizzata, da 21,12 a 17,96 sterline; così come per quella acquistata, da 28,34 a 19,43 sterline. Cresciuti, invece, i ricavi, passati da 1.732 a 8.875 sterline. Nel 2021-2022 il Government Hospitality ha speso 12.356 sterline in nuovi acquisti per la cantina, a cui si aggiungono le 14.621 sterline del 2020-2021, non una “cifra pazza”, che è praticamente identica a alla spesa totale per il vino consumato nel biennio, pari a 26.149 sterline, di cui 2.745 tra il 2020 ed il 2021, con le attività sostanzialmente ferme per la pandemia da Covid-19, e 23.404 nel 2021-2022.
Guardando alle categorie, 917 le bottiglie di vino utilizzate, 179 quelli da ricevimento (bianchi), decisamente di più di quelli rossi (57) sempre da ricevimento. Sono, invece, 31 le bottiglie di grappa e liquori, numero di “nicchia”.
Per la varietà, detto della rilevanza inglese-gallese nella scelta del prodotto, la Francia ha il suo spazio in cantina tra Bordeaux, soprattutto (117 la quantità di bottiglie utilizzate), ma anche Borgogna (97). Poco appeal lo Champagne (17), evidentemente chiuso dalle bollicine di casa, ma, comunque, avanti alla zona del Rodano (12), mentre l’Italia appare molto distaccata (34 bottiglie), ma, comunque, dietro solo alla Francia nelle preferenze dei vini stranieri.

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