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DALLA VITE AL … TAPPO A VITE: GUALA CLOSURES GROUP, TRA I LEADER MONDIALI DEL SETTORE, IL 24 NOVEMBRE CONVOCA ESPERTI DI TUTTO IL MONDO SULLE NUOVE FRONTIERE DELLA CHIUSURA DEL VINO

A livello internazionale, l’utilizzo della chiusura a vite in alluminio si è già affermato come uno standard e, grazie alle sue molteplici qualità, sta facendo rapidamente il suo ingresso anche nel mercato europeo. Guala Closures Group, azienda di Alessandria tra i leader mondiali nella produzione di chiusure, che è presente sui principali mercati del vino con il proprio marchio registrato GlobalCap®, ha “convocato” per il 24 novembre a Cuccaro Monferrato (Alessandria), da Enosis Meraviglia (www.enosis.it; info: Vinidea - tel. 0523/876423, info@vinidea.it), esperti di tutto il mondo per parlare delle nuove frontiere per la chiusura del vino.
Si tratta di un tema molto attuale, sono sempre di più infatti gli importatori e i distributori di vini che invocano anche per l’Italia maggiore libertà nell’uso dei tappi alternativi al sughero: l’ultima iniziativa, ma solo in ordine di tempo, è quella presa da David Gleave, importatore e distributore di vini nel Regno Unito, che ha preso carta e penna e ha scritto recentemente una lettera al Ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro, invitandolo a ripensare il decreto ministeriale del 7 Luglio 1993, che obbliga l’uso del tappo di sughero per i vini a Docg.
Secondo Gleave, da quando la sua azienda ha cominciato a commercializzare vini con chiusure alternative (autunno 2000), le vendite di questi prodotti sono cresciute in modo esponenziale come il numero delle bottiglie chiuse da sistemi alternativi al sughero. Ma l’unico Paese che non è riuscito ad inserirsi in questo trend positivo è stato l’Italia, rischiando così di essere relegata in una posizione di svantaggio, con il rischio di un ulteriore perdita di vendite e del favore del consumatore britannico.

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