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ATTUALITÀ

Dalle organizzazioni agricole un appello al prossimo Governo: “agricoltura centrale, va tutelata”

Cia-Agricoltori Italiani e Confagricoltura augurano buon lavoro al futuro esecutivo e chiedono interventi e attenzione per il settore
CIA-AGRICOLTORI, Confagricoltura, GIORGIA MELONI, GOVERNO, Non Solo Vino
Giorgia Meloni, verso la presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana

Un appello per salvaguardare l’agricoltura. È quello lanciato da Cia-Agricoltori Italiani e da Confagricoltura alle forze politiche chiamate a formare il nuovo Parlamento dopo le elezioni politiche di ieri. “Ufficializzato il risultato elettorale - dichiara il presidente degli Agricoltori Italiani Cia, Cristiano Fini - si lavori celermente alla costruzione di un nuovo Governo che garantisca centralità all’agricoltura e riconosca nei fatti al settore il ruolo strategico che ha già dimostrato in pandemia e che sarà cruciale per la transizione energetica e green”. Per Fini è necessario che “resti alta l’attenzione sulle emergenze che stanno gravando pesantemente sul Paese, dagli effetti della guerra e dei cambiamenti climatici ai rincari produttivi che rischiano di far chiudere migliaia di aziende agricole, in primis nelle aree interne. Servono subito misure strutturali anticrisi che possano ridare fiducia a imprese e cittadini”.Esprime fiducia Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, la più antica organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole (167.658) che generano oltre il 45% della produzione lorda vendibile per 34 miliardi di euro di valore aggiunto. “Confagricoltura guarda con favore al nuovo scenario politico in corso di definizione. Gli italiani al voto hanno espresso compattezza e desiderio di stabilità. Sono certo - continua Giansanti - che il nuovo esecutivo riconoscerà l’importanza di tutelare l’imprenditoria agricola, da sempre volano di sviluppo e crescita economica per il Paese”. Chiare le priorità elencate che il Governo dovrà affrontare come “la stabilizzazione del reddito degli agricoltori e l’incremento della potenzialità produttiva del comparto, per farsi garante della sicurezza alimentare a favore dei consumatori italiani ed europei. Il momento storico che stiamo affrontando, destabilizzato prima dalla pandemia e attualmente dal conflitto russo-ucraino, richiede un intervento deciso a supporto degli imprenditori e dei lavoratori della filiera, vessati dalle ripercussioni economiche legate al rincaro delle materie prime e al costo dell’energia. È necessario - conclude Giansanti - intervenire con ogni sforzo possibile per tutelare un settore nevralgico per la nostra economia”.

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