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RICORRENZE

Dall’uovo di cioccolato alla colomba, al weekend fuori porta: la wishlist di Pasqua by WineNews

Tra prodotti gourmet, indirizzi esclusivi e ristoranti, tutti gli ingredienti per trascorrere le festività all’insegna della gola e del piacere

L’uovo di cioccolato è un must, non più solo per i bambini, ma anche (e soprattutto) per gli adulti gourmet, grazie alle versioni luxury firmate dai grandi maître chocolatier; per non parlare della colomba, rigorosamente artigianale, che sia del panificio sotto casa o della pasticceria più ricercata; non può mancare naturalmente una buona bottiglia per brindare con amici e familiari, una gita fuori porta seguita da un picnic o un pranzo al ristorante, o anche, per chi può, un intero weekend, per assaporare i primi squarci della primavera in uno dei tanti angoli meravigliosi del Belpaese: ecco la wishlist della Pasqua secondo WineNews, tra suggerimenti per lo shopping enogastronomico ed indirizzi selezionati.

Uovo, colomba & Co.
Che sia griffato o acquistato al supermercato, l’uovo di cioccolato si conferma uno dei simboli irrinunciabili della Pasqua: per chi vuole regalare (o regalarsi) un piccolo lusso, ci sono quelli firmati dai grandi nomi della pasticceria made in Italy. Come l’uovo di Gucci Osteria da Massimo Bottura con Lavoratti 1938, l’azienda di Varazze rilanciata dal conduttore tv Fabio Fazio: cioccolato fondente monorigine Ecuador al 70%, lamponi disidratati, fiori di ibisco e un sottilissimo biscotto crunchy. O quelle del Maestro Iginio Massari Alta Pasticceria, che per il 2025 propone il doppio gusto in edizione limitata, tra cui lo scenografico Fondente e Lampone. La cioccolatiera belga (ma naturalizzata milanese) Charlotte Dusart firma un uovo in edizione limitata con decorazione floreale di tulipani, mentre Luca Porretto punta decisamente sull’effetto “wow”, con le sue uova di cioccolato bianco dipinte a mano con una texture marmorizzata. La storica pasticceria meneghina Marchesi 1824 (Gruppo Prada) propone, oltre alle uova di cioccolato, classiche o in edizione limitata, anche deliziosi ovetti in colori pastello, che faranno la gioia dei più piccoli.
Ma le uova di cioccolato esistono ormai in innumerevoli versioni, per tutti i gusti e tutte le tasche. Ogni anno gli scaffali dei supermercati iniziano a tingersi di colori vivaci e incarti dorati: l’uovo di cioccolato, da semplice dolce simbolico, è diventato oggi un vero e proprio caso di studio per la Gdo e la Pasqua, attraverso questo prodotto-icona, si è trasformata in una piattaforma stagionale di marketing e posizionamento strategico. Luna Mascitti, esperta di neuromarketing e storytelling e founder di Mio Cugino Adv, agenzia di marketing digitale, rileva uno scenario segnato da rincari, sostenibilità e segmentazione del pubblico, in cui il settore continua a evolversi per restare rilevante - e irresistibile - agli occhi di un consumatore che cambia, ma resta profondamente legato al rito. Negli anni, il mercato delle uova di Pasqua è passato da un’offerta limitata a poche marche storiche a un panorama molto più variegato. L’introduzione di brand del lusso, uova gourmet e prodotti a tema con licenze di film e cartoni animati ha permesso di segmentare il pubblico, rispondendo sia alle esigenze dei bambini che degli adulti. Parallelamente, l’attenzione verso la sostenibilità ha portato alla diffusione di uova con packaging ridotto, realizzate con cioccolato equo e solidale o con ingredienti di alta qualità. L’aumento di consumatori attenti alla salute ha inoltre spinto le aziende a proporre varianti senza zucchero, senza lattosio, proteiche o biologiche.
Ma quali sono le leve che spingono l’acquisto di un uovo rispetto ad un altro? La decisione d’acquisto è influenzata da molteplici fattori psicologici ed economici. Secondo il neuromarketing, il packaging gioca un ruolo determinante: colori vivaci, immagini familiari e il richiamo alla sorpresa all’interno dell’uovo attivano i centri cerebrali legati al piacere e all’attesa della ricompensa. Per i bambini, il brand, il personaggio e il gadget all’interno dell’uovo sono spesso determinanti nella scelta d’acquisto, mentre gli adulti tendono a considerare maggiormente il rapporto qualità-prezzo e gli ingredienti. In un periodo di incertezza economica, inoltre, molti consumatori prediligono promozioni e offerte speciali, spingendo i supermercati a proporre sconti sulle uova di fascia alta o formati più piccoli e accessibili per accontentare tutte le fasce di reddito. Quest’anno Codacons stima che le marche più note si attestano a prezzi maggiorati del 30%. Inoltre, le uova di fascia medio-alta hanno subito rincari superiori al 40%, con prezzi che possono superare i 22 euro per singola confezione (oltre 70 euro al chilogrammo). Questo ha portato i supermercati ad adottare strategie di pricing più aggressive, con sconti e promozioni per stimolare gli acquisti nonostante il rincaro.
Ma l’uovo di Pasqua si acquista sempre più spesso anche online: il portale QualeScegliere.it ha stilato una guida alle migliori. Tra le oltre 250 offerte disponibili sul web, Kinder, Lindt e Dolfin restano i marchi più cercati. Ma a fare la differenza sono soprattutto la qualità e la quantità degli ingredienti, seguite dalla tipologia di sorpresa inclusa. Le più amate restano quelle al cioccolato al latte: secondo la normativa europea, devono contenere almeno il 25% di cacao, il 14% di latte o derivati, il 25% di grassi e zuccheri.
La colomba, a base di farina, uova, zucchero e buccia d’arancia, è la regina dei dolci della Pasqua. Secondo un’indagine di Coop Alleanza 3.0, la versione tradizionale rimane la preferita dagli italiani: nei negozi della Cooperativa lo scorso anno sono state acquistate complessivamente più di 730.000 colombe (di cui ben 296.000 a marchio Coop). Tra queste vince la colomba tradizionale, seguita da quella farcita/ricoperta, mentre al terzo posto si piazza la colomba senza canditi. In generale, nei negozi della Cooperativa, nel 2024 sono stati acquistati prodotti alimentari attinenti alla Pasqua pari complessivamente a oltre 2,9 milioni di pezzi.
A Milano Pasticceria Clivati è un punto di riferimento: “quest’anno, grazie al lavoro in sinergia con i nostri pasticceri, è nato il concept “Pasqua Tropicale”- spiega la famiglia Giampietro, proprietaria di Pasticceria Clivati - la colomba tropicale infatti ha un tocco esotico e dal gusto ricercato e vede al suo interno canditi di papaya e ananas e sulla crosta una ricca glassatura puntellata da noci pecan”. È un vero e proprio tripudio di cioccolato la Pasqua firmata Vergani, storica pasticceria milanese: accanto alla versione classica presenta infatti quattro nuove e golosissime interpretazioni, dalla colomba al Cremino a quella Cioccolato e noci di Macadamia, dalla Pere e Tre Cioccolati fino a quella Frutti di Bosco e Cioccolato Bianco.
Ma in Italia ogni territorio conserva il proprio retaggio gastronomico legato alla Pasqua: tra impasti salati e farciti e dolci tradizionali, forni e pasticcerie di ogni zona della penisola propongono ricette tramandate di generazione in generazione. Come ad esempio la pizza di Pasqua laziale, la ciaramicola umbra, la pastiera e il casatiello napoletano, la schiacciata di Pasqua toscana, la pardulas sarda, la fugassa veneta e gli agnelli di pasta di mandorle pugliesi. Lo rileva Deliveroo, piattaforma di delivery, che consegna direttamente a casa dolci della tradizione e ultimi trend gastronomici.
La tradizione romana spesso attinge dalle regioni limitrofe come Umbria e Marche  ed è proprio l’origine marchigiana che permette al Forno Pietro Roscioli all’Esquilino di esprimere tutto il proprio carattere, come racconta Andrea Roscioli: “nel nostro forno, la Pasqua inizia con il salato, a cominciare dal casatiello, un piatto tipico napoletano che a Roma è diventato un vero e proprio simbolo delle festività. A seguire, la tradizionale pizza al formaggio, un must per noi che siamo di origine marchigiana. Un altro dolce molto richiesto è la pastiera, preparata con crema di grano cotto, ricotta fresca, scorzetta d'arancia e una consistenza alta e morbida, che la rendono un’interpretazione molto amata della tradizione pasquale”. Sempre a Roma, da Cresci - marchio molto conosciuto in città - la mattina di Pasqua si può provare la colazione pasquale, anche in versione salata: oltre al casatiello, spazio a vignarola, formaggi freschi e corallina. Il forno propone anche la pizza umbra, una soffice torta salata ripiena ai formaggi (pecorino e parmigiano), mangiata tradizionalmente durante le festività pasquali e ideale per accompagnare i salumi.
Gli agnelli di pasta di mandorla sono una delle specialità pasquali tipiche della Puglia, realizzati un tempo dalle monache nei conventi di clausura e oggi anche dalla Pasticceria La  Dogana (disponibili anche su Deliveroo): “è un dolce straordinario - racconta Romina Leo, amministratore dell’azienda - proprio grazie all’elevata percentuale di mandorle (63%), abbiamo ottenuto un prodotto meno dolce rispetto ai prodotti in circolazione, con un contenuto ridotto di zuccheri. La farcitura tradizionale è con la “faldacchiera” realizzata con il tuorlo d’uovo pastorizzato, una nota aromatica del liquore Strega, la morbidezza del pan di Spagna e il gusto unico di cotognata”

Bollicine di primavera
Per brindare alla Pasqua, ma anche per dare il benvenuto alla bella stagione, Rinaldi 1957, storico importatore e distributore nazionale di spirits e vini, ha selezionato 7 spumanti - 6 etichette italiane e uno Champagne - con una forte identità e un’eleganza che si sposano perfettamente con le tavole primaverili e i profumi della nuova stagione: dal Serre Trèser Valdobbiadene Docg Brut, espressione autentica del Prosecco Superiore, ottimo per un aperitivo, ma anche abbinato a salumi e pani ripieni, al 601 Trento Doc Dosaggio Zero, un Metodo classico dal profilo minerale e fresco al palato, perfetto per accompagnare formaggi poco stagionati e primi piatti a base di verdure. Il Santus Franciacorta Satèn si abbina con risotti delicati e piatti di pesce, mentre il Tenuta Musone Musa Brut, fresco e vibrante, è perfetto con i frutti di mare. Il Cataratto Spumante Pas Dosè Sicilia Doc va bene sia con l’agnello sia con una semplice pizza margherita, mentre il Jacquart Rosé Signature è uno Champagne rosé raffinato, ideale per accompagnare primi di pesce e formaggi stagionati.
Ma Pasqua e Pasquetta sono anche sinonimo (meteo permettendo) di pranzi all’aria aperta: per queste occasioni, la scelta del vino giusto può fare la differenza. Sfusobuono offre la soluzione perfetta: una selezione esclusiva di oltre 60 vini artigianali, in packaging sostenibile, provenienti da piccoli produttori italiani, tutti in un formato pratico, facilmente collocabile in frigorifero, ed ecologico. Il bag in box da 3 litri è ideale per le lunghe tavolate, le grigliate e i picnic di Pasquetta: facile da trasportare, pronto da versare e senza il rischio di bottiglie rotte.

Pranzo di Pasqua, a casa o al ristorante
Secondo un’analisi di AstraRicerche/Grappa Libarna (Gruppo Montenegro), 9 italiani su 10 a Pasqua trascorreranno il pranzo in compagnia, soprattutto a casa propria con la famiglia (50,7%). A tavola non mancheranno i grandi classici come agnello con patate (per il 54,4%), lasagne ricotta e spinaci (quasi 40%) e, per finire, un distillato da degustare con cioccolato o caffè (31%). Ma quest’anno la ricorrenza pasquale sarà anche all’insegna della sperimentazione, soprattutto se parliamo dell’immancabile “rito del fine pasto” con la grappa, il distillato simbolo dell'italianità. Se da una parte, infatti, per oltre il 30% dei connazionali l’abbinamento tradizionale del fine pasto è grappa e caffè (30,1%), seguito da grappa e dolce tipico pasquale (26,5%), dall’altra gli italiani si confermano un popolo di curiosi, disposti ad andare oltre la comfort zone per sperimentare nuovi sapori. Non a caso, tra le proposte più “innovative” in coppia con la grappa vincono la frutta fresca/secca (29%) e i formaggi (27,1%).
Per chi decide di mangiare a casa e magari portare in tavola in classico abbacchio, il Consorzio dell’Abbacchio Romano Igp mette in guardia i consumatori sul mercato low cost e l’importazione senza garanzie. Pasqua è infatti un periodo a forte rischio: su 550.000 agnelli presenti in commercio durante il periodo pasquale, oltre la metà proviene dall’estero. Sono circa 300.000 i capi importati che spesso vivono in condizioni poco rispettose, senza garanzie di tracciabilità e di buone pratiche di allevamento. Ciò nonostante, sono gli stessi che vengono poi distribuiti a prezzi inferiori del 40% rispetto alla produzione certificata nazionale, che conta 185.000 agnelli.
Mangiare fuori a Pasqua si dimostra una tendenza in crescita: secondo un sondaggio condotto da TheFork su oltre 2.000 utenti, il 14% di questi prevede di trascorrere la Pasqua al ristorante. Inoltre, l’analisi dei dati storici di prenotazioni su TheFork mostra che sempre più italiani scelgono di mangiare al ristorante anche per Pasquetta. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle regioni del Nord Ovest e del Sud: tra le città più frequentate spiccano Roma, Napoli e Torino, ma anche le località fuori dai grandi centri urbani attraggono gli appassionati di buona cucina. In Toscana, destinazioni come Viareggio, Pietrasanta e Montepulciano sono tra le più gettonate, mentre nel Sud e nelle Isole si fanno notare Sorrento, Pompei e Taormina.
In Piemonte, al Radici Ristorante in Vigna - all’interno di Le Marne Relais, il boutique hotel immerso tra i vigneti tra Langhe e Monferrato, di proprietà di Guido Martinetti e Federico Grom - lo chef Mykyta Bida firma un menu di Pasqua tra passato e presente, dove la tradizione piemontese viene esplorata con rispetto e intuizione. La carne cruda che incontra la dolcezza dello zabaione ai funghi e la profondità del tartufo nero, il risotto che gioca con il contrasto tra il gambero e l’aglio nero, il coniglio che si fa tonno, l’agnello che si avvolge nel profumo delle mandorle e degli agretti. In accompagnamento i vini iconici della cantina Mura Mura e del Piemonte. In Lombardia al Ristorante Quercus di Tenuta dell’Annunziata lo Chef Ruberto propone piatti che esaltano le migliori materie prime locali, dal Salmerino alpino, zuppetta di cocco e lemon grass, chimichurri ed erbette amare, alla Trilogia di agnello, dove la succulenta carne simbolo della Pasqua viene proposta in tre diverse cotture per esaltarne ogni sfumatura, accompagnata da un tripudio di ortaggi a chilometro zero.
A Firenze il ristorante Milton by Iside De Cesare, nell’intima ed elegante lobby dell’Hotel Tivoli Palazzo Gaddi, propone un viaggio nei sapori della Toscana, reinterpretato in chiave moderna, con un menu di quattro portate: Uovo di montagna con carciofo e menta, Tortelli di patate toscani, accompagnati da un ragù al coltello e una spuma di parmigiano 36 mesi e Spalla di agnello da latte cotta al vino bianco, servita con cipolline glassate allo zafferano. Il tutto si conclude con una Tart al cioccolato fondente, per un finale goloso e intenso. A Roma Palazzo Ripetta ospiterà la domenica di Pasqua un brunch esclusivo con piatti della tradizione rivisitati dall’Executive Chef Christian Spalvieri: dalla torta pasqualina all’agnello arrosto, fino all’ irresistibile buffet di dolci, con la pastiera napoletana, la colomba artigianale, le uova di cioccolato, la cheesecake ai frutti di bosco e mousse al cioccolato e nocciole. Experience esclusiva pensata per il brunch è la “Caccia alle Uova di Pasqua”, un’occasione di puro divertimento per i più piccoli.

Viaggi & gite, in coppia o in famiglia
Saranno 18,5 milioni gli italiani che tra Pasqua e i ponti del 25 aprile e del 1° maggio trascorreranno almeno una notte fuori casa, tra chi soggiornerà in alberghi, agriturismi o b&b, chi si recherà nelle seconde case e chi andrà a trovare parenti e amici: è quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani in cerca di relax. La durata media della vacanza sarà di 5 giorni, con la maggioranza del 52% che si limiterà a 3 giorni e un altro 33% che starà fuori fino a una settimana. Un ulteriore 10% allungherà le ferie a 10 giorni, mentre la restante percentuale andrà oltre. La durata media del break sarà di 5 giorni, tra Pasqua e ponti. La spesa media sarà di 511 euro a persona - rileva Coldiretti - ma un terzo degli italiani (33%) la conterrà entro i 250 euro, mentre quasi la stessa percentuale (34%) si spingerà fino a 500 euro. Un ulteriore 16% arriverà fino a 1.000 euro, mentre la parte restante spenderà anche di più, oltre a un 6% che preferisce non rispondere. Anche per Pasqua e ponti oltre un terzo del budget sarà riservato al cibo, che si conferma la prima voce di spesa, tra pranzi, cene e souvenir. La spinta a un turismo esperienziale traina anche il fenomeno delle degustazioni, con un incremento per i settori dell’enoturismo, birraturismo, oleoturismo e turismo dei formaggi.
In Toscana, al Castello di Fonterutoli Wine Resort, immerso tra colline, oliveti e vigneti storici, si possono vivere anche a Pasqua i ritmi lenti di un piccolo borgo toscano, che da secoli appartiene alla famiglia Mazzei: qui si può soggiornare, degustare uno dei vini della Tenuta e mangiare all’Osteria di Fonterutoli - aperta a pranzo e a cena - che accoglie gli ospiti in una sala interna in stile country chic e in una terrazza esterna in mezzo agli ulivi e ai vigneti, con vista su Siena; la cucina è all’insegna di prodotti locali, stagionali e di selvaggina che vive allo stato del tutto naturale.
Per chi preferisce un weekend urbano, il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, magnifico resort famoso per il suo parco mediterraneo e per la vista mozzafiato su Roma, è lo scenario da fiaba per una Pasqua in famiglia alla scoperta della Città Eterna. L’eccellenza gourmet si esprime al ristorante La Pergola di Heinz Beck, unico 3 stelle Michelin della capitale, con le straordinarie esperienze di venerdì 18 e sabato 19 aprile. “Aspettando la Pasqua” è uno sbocciare di sapori, con i menu speciali in perfetto stile Heinz Beck: salutari, leggeri, sostenibili e dai profumi mediterranei. A Venezia, sulla pittoresca isola della Giudecca, l’Hilton Molino Stucky Venice si prepara ad accogliere la primavera con “Easter at the Mill”, un’esperienza multisensoriale che intreccia tradizione e raffinatezza. Il giorno di Pasqua, per chi desidera vivere l’atmosfera tradizionale veneziana, il Ristorante Bacaromi, amatissimo anche dai veneziani, propone un nuovo menù primaverile arricchito da specialità che rievocano ricordi d’infanzia e sapori antichi. L’Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, situato in uno dei luoghi più affascinanti d’Italia - un ex convento dei Cappuccini del XIII secolo costruito a picco sulla scogliera - propone per Pasqua esperienze dedicate alle famiglie, come la Caccia alle Uova, un menu per il pranzo pasquale curato dall’Executive Chef Claudio Lanuto e, per chi desidera abbandonarsi a un momento di totale benessere, l’Anantara Spa propone trattamenti ad hoc ispirati alla stagione.
In Sardegna, il 7Pines Resort Sardinia, lussuoso resort incastonato in una baia mozzafiato con vista sul mare cristallino della Costa Smeralda, invita a vivere un'esperienza di Pasqua indimenticabile, tra un menu ad hoc al Ristorante Capogiro, un picnic in riva al mare, degustazione di vini e Pasquetta nel magnifico uliveto.
A Villa d’Este, iconico albergo 5 stelle lusso sul lago di Como, si festeggia la Pasqua con un un menu speciale che esalta la tradizione italiana, per concludersi con le specialità della pasticceria, tra colomba artigianale, creazioni di cioccolato, iconiche uova in raffinati abbinamenti ai tradizionali personaggi di Pasqua ed eleganti confetti di praline.

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