DE CASTRO, EX MINISTRO E NOMISMA, AFFERMA: “LA CRISI METTE A RISCHIO I PRODOTTI ALIMENTARI DI QUALITA’ ... MA IL VINO E’ ESEMPIO DA SEGUIRE”. SITA (CENTROMARCA) NON LA PENSA COSI’: “GLI EFFETTI DELLA CRISI SI STANNO AVVERTENDO PROPRIO SU EXPORT”

La crisi economica porterà con se problemi per le imprese che producono prodotti alimentari di alta qualità, come per esempio l’olio extravergine d’oliva. Lo sostiene l’ex ministro dell’agricoltura Paolo De Castro.

“Il sistema alimentare è anticiclico - ha detto De Castro - quello che ci si aspetta è che a livello aggregato non calino i consumi ma cambieranno i comportamenti d’acquisto a scapito dei prodotti di qualità”.

La via d’uscita, secondo l’ex ministro ed ora vice presidente della Comissione Agricoltura al Senato della Repubblica, è di puntare ancora di più sull’export, l’imperativo di vendere all’estero le nostre produzioni di qualità - ha aggiunto - oggi è ancora più stringente”. Ma quello dell’esportazione è un comparto ancora troppo debole per De Castro, che ha citato l’esempio del Parmigiano Reggiano, per il quale non esiste ancora oggi un sistema di distribuzione proprio ma viene venduto attraverso il Grana Padano.

L’esempio da seguire è quello della filiera del vino “che ha raggiunto un valore dell’export - ha concluso De Castro - di 3,5 miliardi di euro su 9 miliardi di euro di fatturato”. Di diverso avviso è, invece, il vicepresidente di Centromarca, Luciano Sita, per il quale gli effetti della crisi si stanno già avvertendo proprio sull’export: “abbiamo registrato un calo del 10% in volume - ha detto Sita - proprio nel settore dei vini perché anche all’estero i consumatori scelgono prodotti che valgono meno, allo stesso tempo registriamo che la filiera del parmigiano è praticamente sull’orlo del crollo e quella della carne registra fortissime difficoltà”.