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DEGUSTARE VINI DI QUALITA’ NEI CHIOSTRI E PALAZZI STORICI PIU’ BELLI DI FIRENZE, CON SOTTOFONDO MUSICA, SPETTACOLI, GIOCHI E UN PIZZICO DI GASTRONOMIA: DA “GOD SAVE THE WINE” A “VINOPOLI” ECCO LE CURIOSITA’ A “WINE TOWN” (FIRENZE, 24/25 SETTEMBRE)

Degustazioni di vini di qualità all’interno dei chiostri e dei palazzi storici più belli di Firenze, show cooking, ma anche design, architettura, giochi, musica e spettacoli: ecco “Wine Town”, di scena a Firenze il 24 e 25 settembre, la kermesse che apre le porte della città agli eno-appassionati per presentare un patrimonio unico, contemporaneo e poliedrico e scoprire il “sapore della Toscana”. Da Pitti a Palazzo Davanzati fino al chiostro grande degli Ammannati, questi luoghi ospiteranno i vini toscani e tutto quello che ruota intorno al loro mondo (info: www.winetown.it).
L’anteprima è di scena il 23 settembre, con l’evento “God Save the Wine”, di scena a Piazza del Carmine con una selezione di vini, la trippa e il lampredotto di Luca Cai dell’Osteria Tripperia il Magazzino, le zuppe di Paolo Gori della Trattoria da Burde, e i salumi Levoni. Il 24 e 25 settembre, invece, al Mercato di San Lorenzo c’è “La forma del vino. Le forme attorno al vino”: una pubblicazione e una mostra per dipanare un percorso sul “disegno” del vino, dalla realizzazione delle cantine e dal disegno del paesaggio, alla grafica e al design degli oggetti necessari o complementari al vino come bottiglie, etichette, bicchieri, decanter e cavatappi. Sempre al Mercato di San Lorenzo, il 24 settembre, ci sarà anche “In Vino Veritas. Una ricerca scientifica su cosa ci attrae delle etichette di vino”, il talk tutto dedicato alle dinamiche della comunicazione del vino a partire dall’etichetta, dove saranno presentati i primi risultati della ricerca condotta dal professore di Neuropsicologia Cognitiva dell’Università di Oslo, Bruno Laeng, e dalla sua equipe, in collaborazione con lo Studio Doni & Associati, uno degli studi grafici più conosciuti del mondo dell’enologia che ha “vestito tanti vini famosi”.
A Firenze, non può certo mancare il Chianti Classico e così il Consorzio Vino Chianti Classico allestirà per la due giorni il suo “quartier generale” a Palazzo Gianfigliazzi, dove saranno in degustazione una selezione delle ultime annate e riserve del Chianti Classico provenienti da 28 diverse aziende, da Borgo Scopeto a Carpineto, da Castelli di Grevepesa a Rocca di Castagnoli, da Castello di Verrazzano a Castello Vicchiomaggio, da Gagliole a Il Molino di Grace, da Il; Poggiolino a Ormanni, da Querceto di Castellina a Querciabella, da Rocca delle Macìe a San Felice, da Rocca di Montegrossi a Savignola Paolina, e saranno esposti i prototipi della particolare linea di oggetti in sughero, realizzati grazie al recupero dei tappi delle bottiglie aperte durante gli eventi del consorzio e nelle aziende associate, risultato del progetto “Il Gallo Nero per Save Miguel” (www.savemiguel.com).
E poi, nel Porticato del Teatrino del Rondò di Bacco, “Vinopoli”, un momento dedicato esclusivamente ai più piccoli, per avvicinarli alla millenaria cultura del vino e della vite, così “Wine Town” spiega ai bambini come nasce il vino attraverso un gioco sulla scia del Monopoli, lungo un percorso in cui le caselle avranno dei nomi legati alla vite e al vino. E il 25 settembre nel Cortile dell’Ammannati ecco “Bacco Tabacco”: appuntamento con il “fumenologo” e la preparazione dal vivo di sigari toscani, con degustazione in abbinamento a cioccolata, distillati e caffè. Questo evento sarà preceduto dalla tavola rotonda “Enot Concept e i nuovi orizzonti del mondo del vino e ... non solo” con testimonianze a confronto di un nuovo modo di presentare, capire, servire, degustare, abbinare, vestire, incontrare, leggere e promuovere il vino e non solo. Nuovi canali, nuove opportunità per le aziende, un innovativo modello di formazione e certificazione professionale, il tutto per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento e numeroso di “fumenoappassionati” alla costante ricerca di nuove emozioni, di nuovi prodotti senza perdere mai di vista tradizione e storia, dove interverranno Alessandro Brizioli, business development manager Jobnet SpA, il Conte Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona, produttore storico in Montalcino e ambasciatore enoT il progetto nato per soddisfare le esigenze dei “fumenoappassionati”, Fabrizio Franchi, coordinatore enoT, e Claudio Galletti, presidente Enoteca Italiana di Siena (www.enot.it). Per l’occasione saranno presentate le foto in anteprima della pubblicazione storica, prossimamente in libreria, edita da Carlo Cambi Editore e curata da Fabrizio Franchi dedicata alla “Storia del Toscano tra Passione e Gusto” che festeggia oltre i 150 anni dall’Unità d’Italia e quasi due secoli di storia del Toscano.
A “Wine Town”, inoltre, la grande cucina va al mercato. Sono molti i cuochi che quotidianamente vanno al mercato ad approvvigionarsi, in questo caso la kermesse li porta al mercato per cucinare: 10 cuochi selezionati da WItaly e dal critico gastronomico Luigi Cremona, da Luciano Zazzeri de “La Pineta” a Gaetano Trovato di “Arnolfo”, ognuno in rappresentanza di una provincia toscana, daranno vita a un vero e proprio spettacolo di alta ristorazione, cucinando davanti al pubblico in una cucina allestita al piano superiore del Mercato di San Lorenzo. Sarà anche l’occasione di poter assistere a un’emozionante e gustosa carrellata di specialità regionali da degustare in abbinamento con i più grandi vini delle rispettive province.
Non mancherà la grande musica con concerti selezionati in base alle caratteristiche di ogni singolo chiostro o cortile, rispettivamente dal musicista Piero Borri, batterista jazz fiorentino, da Alessandro Gigli, noto direttore artistico del “Festival degli artisti di strada Mercantia” a Certaldo, e Alberto Masoni di Terzostudio. Accompagneranno le degustazioni musicisti del calibro di Franco Santarnecchi, noto tastierista di Jovanotti; Danilo Rea il pianista jazz che conta dieci dischi con Mina, due con Pino Daniele, collaborazioni con la Mannoia, Cocciante, Baglioni; Marco Tamburini, arrangiatore e trombettista noto a chi frequenta i principali festival jazz, il grande Cocco Cantini collaboratore di artisti del calibro di Chet Baker, Petrucciani, Fresu; Nico Gori che dal 2004 fa parte del quintetto di Stefano Bollani e il giovanissimo, ma già noto, Alessandro Lanzoni.

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