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DEGUSTAZIONI, CONVEGNI, CENE, INCONTRI CON I PRODUTTORI: GLI APPUNTAMENTI PIÚ IMPORTANTI DEL “SALONE DEL GUSTO” 2010, SELEZIONATI DA WINENEWS

Nella grande offerta del “Salone del Gusto” 2010, dal 21 al 25 ottobre, al LingottoFiere di Torino, insieme a “Terra Madre”, l’offerta di eventi è talmente vasta, tra laboratori, degustazioni, cene e incontri con i produttori, che il rischio di smarrirsi è davvero alto. Ecco perché WineNews ha selezionato alcuni degli appuntamenti più interessanti nel caleidoscopio torinese di gusti, sapori e culture.
Ad anticipare la kermesse torinese (www.salonedelgusto.it), una “digressione” alla Venaria Reale (20 ottobre) dove sarà presentata la Guida dei Vini di Slow Food: “Slow Wine - Uomini, vigne, vini”. Un’occasione preziosa per conoscere i produttori ed assaggiare i loro vini premiati con la Chiocciola, massimo riconoscimento della guida. Dal 21 ottobre “Orto in Condotta”, un’iniziativa di Slow Food Educa, incontra i visitatori proprio all’ingresso della manifestazione e dà modo di scoprire tutte le varietà del mondo degli orti: scolastici, ornamentali, pensili e delle erbe aromatiche, per cimentarsi, anche in prima persona, nelle operazioni di semina e di preparazione del terreno, perché “è da piccoli gesti che comincia la rivoluzione”.
Nella grande offerta dei classici Laboratori del Gusto, il 21 ottobre è da segnalare “Bellavista, impressionate grandeur”, una degustazione guidata da Mattia Vezzola (enologo della maison di Franciacorta), che guiderà il pubblico tra i “grandi formati” di bollicine (ore 13). Sempre il 21 ottobre, ma alle ore 19, “L’eredità del Barolo”, dove si scontreranno i vini e le filosofie produttive di alcuni giganti del re dei vini: Teobaldo Cappellano, Giovanni Conterno, Bartolo Mascarello e Renato Ratti. Per chi invece volesse provare il vino forse più importante al mondo, l’imperdibile laboratorio “Madames et messieurs: la Romanée-Conti”, dove Aubert de Villaine, attuale gestore della proprietà, illustrerà i miti e le leggende di questo incredibile Domaine, sorseggiando uno dei cru aziendali (ore 19).
Il 22 ottobre, nei diversi interventi sul tema “Cibo e Territori”, sarà possibile ascoltare il parere di autorevoli esperti, come il giurista Stefano Rodotà, l’economista Stefano Zamagni, il sociologo Franco Cassano, impegnati in un confronto su “Beni comuni: utopia o necessità” (ore 18). Per assaporare il vino ai suoi primordi è utile partecipare a “Il vino in anfora della Giorgia, orgoglio nazionale” (il 22 ottobre, alle ore 13), un laboratorio del gusto dedicato ai viticoltori di quel Paese, veri e propri custodi della viticoltura mondiale. Di taglio più brioso “Il laboratorio teatralizzato: fucina e cucina” (ore 19), in cui la compagnia teatrale Koinè reinterpreterà il rito della degustazione, in abbinamento con le bollicine del Trento Doc. In tema il laboratorio “Antonio Terni: vino e rock” (ore 19) nel quale il produttore marchigiano della Fattoria delle Terrazze metterà insieme due sue grandi passioni, Bob Dylan e il vino. Nella cornice degli Appuntamenti a Tavola sarà di scena “La Cina sostenibile” (ore 20,30, al Ristorante Le Meridien Art Cafè), in cui la chef Kylie Kwong rivisiterà la cucina classica cinese, utilizzando prodotti biologici e biodinamici di provenienza locale. Sempre venerdì due conferenze di grande attualità (entrambe alle ore 15): “Generazione T: giovani agricoltori raccontano”, con Carlo Petrini (protagonisti i contadini di nuova generazione, che usano internet, viaggiano e sono pieni di nuove idee) e “Educare significa fare futuro”, rivolta ai cittadini-consumatori di domani, consapevoli che dal cibo dipende il nostro futuro.
Il 23 ottobre un laboratorio da non perdere: “Il percorso della biodinamica moderna” (ore 19) dove Leonello Anello, il massimo esperto italiano racconterà la sua esperienza, attraverso le aziende di cui è consulente. Tutto dedicato ai sapori del Belpaese “La buona Italia” (ore 19), in cui quattro cuochi da quattro regioni proporranno un piatto preparato con i prodotti dei Presidi Slow Food, abbinato ad un vino dello stesso territorio. Al Teatro del Gusto, va in scena “L’arte di Takagi-San nel piatto” (ore 16), che vede protagonista Shinichiro Takagi, maestro di cucina kaiseki, la cucina tradizionale giapponese per antonomasia. Una serata in cui la gastronomia diventa uno strumento per promuovere la pace e la coesistenza tra i popoli è “Chef for peace (sabato alle 20.30 al Ristorante Le Meridien Art Cafè), con due chef di fama internazionale, l’israeliana Anat Lev-Ari e l’arabo Joseph Asfour, che si alterneranno in cucina, dando vita ad un originale percorso culinario, in abbinamento con i vini di Castello Banfi di Montalcino. Nella conferenza, intitolata “Dall’abbondanza alla fame, passando per lo spreco” (ore 12) si parlerà di agricoltura e pesca, due ambiti diversi (produzione e prelievo), ma con simili risvolti negativi in termini di disuguaglianza, impoverimento delle risorse e inquinamento. Grandi temi al centro delle altre conferenze del 23 ottobre: da “Capitali, norme, distribuzione: problemi e prospettive della nuova agricoltura”, con Roberto Burdese (presidente di Slow Food Italia), a “Il buon packaging: imballaggi responsabili e sostenibili”, dedicata agli imballaggi ecologici che non inquinano; infine, condotta da Fernanda Roggero, giornalista de “Il Sole 24 Ore”, una discussione su “La qualità al giusto prezzo”, volta ad individuare i costi di produzione e i criteri di valutazione che contribuiscono a determinare il prezzo di un prodotto.
Il 24 ottobre è interessante il laboratorio “La solforosa come scelta di stile o di vita?” (ore 16), che spiega come l’aggiunta di solfiti cambia la percezione e l’evoluzione nel tempo. Insieme a due grandi vigneron francesi che praticano la viticoltura ecosostenibile si potranno assaggiare le medesime etichette con e senza solforosa aggiunta, per valutare le eventuali differenze. Il miglior sommelier d’Europa 2010, Luca Gardin, conduce il laboratorio “Tra territorio e identità” (ore 16), in cui parlerà di come si plasma la carta dei vini di un grande ristorante e del suo lavoro di ricerca e selezione, presentando sei vini italiani da vitigni autoctoni. Sylvie Augereau, giornalista ed enofila, è autrice del “Carnet de Vigne”, pamphlet dedicato al vino naturale di Omnivore, rivista culinaria francese: sarà lei a condurre il laboratorio “Che cos’è il vino naturale?” (ore 16), in cui spiegherà significato, tendenze e mercato di una tipologia di vino in costante ascesa. Sempre il 24 ottobre (ore 20,30) “A cena con Ducasse”, una serata d’eccezione che vede protagonisti quattro famosi chef italiani (Massimo Bottura, Gennaro Esposito, Davide Oldani, Christophe Martin, cuoco de L’Andana, e Ugo Alciati) che presenteranno i loro piatti insieme al loro maestro Alain Ducasse, uno dei più noti cuochi del mondo. Il tutto nella bella cornice del Ristorante Guido Pollenzo a Bra (Cuneo).
Il 25 ottobre, alle ore 13, appuntamento con un laboratorio dedicato a “Vini con o senza aggiunte? Uso senza abuso”, in cui l’enologo Beppe Caviola racconterà se e come le biotecnologie e i risultati della ricerca enologica possono migliorare la qualità di un vino. Invece “La birra e l’uva” (ore 16), è dedicato alle birre artigianali italiane al mosto d’uva: uno dei massimi esperti di birra italiane, Lorenzo Dabobe in arte Kuaska, presenterà una degustazione di sei speciali etichette. Infine, una conferenza con Carlo Petrini, presidente di Slow Food, chiude il 25 ottobre, alle ore 15, i lavori del Salone del Gusto. “Politiche alimentari: le visioni di Terra Madre” presenterà un promemoria al mondo della politica, su come le politiche alimentari dovrebbero considerare il cibo come punto di arrivo e partenza di molte istanze: benessere delle persone, salute dell’ambiente, bellezza del paesaggio, economia dei territori, ricchezza degli ecosistemi, tutela dei diritti e dignità delle culture.

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