“Purtroppo non mi ricordo esattamente quando ho iniziato a lavorare alla Domaine, se era il 1965 o il 1966. Ma sono certo di una cosa: che l’annata 2015 è la più straordinaria della mia carriera”. Con queste parole Aubert de Villaine, co-proprietario e co-direttore di Domaine de la Romanée Conti, la cantina più prestigiosa di Borgogna, ha descritto i vini in assaggio all’annuale meeting con il loro importatore esclusivo inglese Corney&Barrow, tenuto a Londra nella Settimana della Borgogna.
“Nonostante l’estate calda e secca, le uve sono rimaste fresche riuscendo a concentrare in bottiglia “frutto, struttura e sensualità; una rara combinazione che trasmette serenità e pace ... riflesso della salubrità delle vigne” ha continuato De Villaine.
Una conferma di eccellenza che arriva con un anno di ritardo rispetto alla regolare uscita delle etichette 2015, avvenuta per tutti i vignaioli di Borgogna nel 2017, e che avrà sicuramente conseguenze ulteriori sulle quotazione già alte dell’annata. Prezzi da capogiro, aumentati anche del 30%, a causa di una vendemmia ridotta nelle quantità (ma non nella qualità, evidentemente), che non tenderanno a scendere nel prossimo futuro, visto il calo produttivo sperimentato anche nel 2016.
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