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A FAVORE DELLA RICERCA

Difendere il dono della vista: la sfida che guida il Santalucia 2024, il vino solidale di Maculan

Con la nuova edizione del progetto, la cantina veneta punta a superare i 400.000 euro raccolti in 16 anni per la Fondazione Banca degli Occhi

Difendere il dono della vista è la sfida del Santalucia 2024, un Cabernet Sauvignon da singolo vigneto in località Branza, a Breganze, protagonista dell’iniziativa solidale promossa dalla cantina veneta Maculan, per finanziare la ricerca contro le malattie oculari. La nuova edizione del progetto benefico, raccontata, nei giorni scorsi, al ristorante Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, tre Stelle Michelin, con la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Ets, punta a superare i 400.000 euro raccolti in 16 anni di impegno, con il ricavato dell’edizione n. 16 che sosterrà il Progetto L.u.c.y., studio congiunto tra la Fondazione ed il National Eye Institute di Bethesda, uno dei più avanzati centri di ricerca degli Stati Uniti, per combattere la degenerazione maculare della retina, prima causa di cecità in Occidente.
Cuore della raccolta, sono 300 bottiglie numerate del Cabernet Sauvignon provenienti dalla migliore barrique di Maculan, selezionate da un panel di degustazione (disponibili su ordinazione con una donazione minima di 100 euro, contattando la Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Ets), e con in etichetta un’opera d’arte unica, realizzata con colori iridescenti e foglia d’oro da In.Perfetto, atelier della Cooperativa Vite Vere Down Dadi di Padova.
“Il Santalucia 2024 - spiega Fausto Maculan - ha bouquet elegante, sorso corposo, tannino vellutato e persistenza. Si tratta di un vino importante, sotto il profilo enologico e valoriale, grazie anche all’abilità e alla creatività degli artigiani che hanno elaborato una veste diversa per ogni esemplare. Ad ispirarli, quest’anno, il sole, la stella per eccellenza, la cui luce permette a noi esseri umani di vedere e alla vite di crescere e far maturare i suoi frutti”.
“Quest’anno Santalucia sostiene un’iniziativa particolarmente ambiziosa che abbiamo chiamato, non a caso, Progetto L.u.c.y. - afferma Diego Ponzin, presidente Fondazione Banca degli Occhi - tutti noi conosciamo le conseguenze della degenerazione maculare della retina, una patologia che impatta fortemente sulla nostra società. Mina soprattutto l’autonomia e la qualità della vita dei cittadini in tarda età, rappresentando in occidente la prima causa di cecità. Il ricavato dell’edizione n. 16 di Santalucia supporterà lo studio di Fondazione Banca degli Occhi e del National Eye Institute di Bethesda, uno dei più avanzati centri di ricerca degli Stati Uniti, sulla degenerazione maculare della retina. Una sfida che possiamo e dobbiamo affrontare”.

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