È il sogno di ogni wine lovers, ma più che diventare realtà, si trasforma nel più famoso gioco da tavola che ci sia. Arriva il “Monopoly de la France viticole” per giocare a diventare proprietari di vigneti nientemeno che in Francia, investendo, rischiando, incrementando il proprio patrimonio, secondo le tradizionali regole del celebre gioco da tavola, nei più famosi terroir d’oltralpe, dalla Champagne a Bordeaux, dalla Borgogna alla Val de Loire, dalle Vallée du Rhône alla Languedoc, dal Beaujolais alla Provenza. Dove il quotatissimo Parco della Vittoria diventa la denominazione del Corton Charlemagne e il famigerato Viale dei Giardini si trasforma nella Champagne (le caselle viola), Largo Augusto, Corso Impero e Via Roma (le verdi) diventano Margaux, Châteauneuf-du-Pape e Chablis, Via Accademia, Corso Ateneo e Piazza Università Bordeaux, Côte du Rhône e Juria, per citare gli esempi più famosi. E invece di case ed alberghi, si comprano, ovviamente, cantine o interi caveaux.
Frutto della collaborazione tra il portale “La France Agricole” (www.lafranceagricole.fr) e degli esperti del celebre magazine di settore “La Vigne”, nel “Monopoly de la France viticole”, per sorte o per fortuna, i giocatori si giocano tutto attorno ai vigneti del cuore o ai più prestigiosi, producendo vino investendo su terreni, cantine e caveaux, per produrre e vendere i migliori vini, per diventare il più intrepido vigneron e vincere la partita.
Le curiosità? Le Stazioni diventano il “Salon des Vins de Paris”, di “Londra”, di “New York” e di “Hong Kong”, tra i mercati del vino più importanti, la Tassa Patrimoniale si trasforma nell’imposta sulle entrate e la Tassa di lusso nell’imposta sulle proprie fortune e, invece delle Società Elettrica e dell’Acqua Potabile ci sono ovviamente, la “Compagnie des Courtiers et Jurys Dégustateurs des Vins” (dei commercianti e degli assaggiatori) e la “Compagnie des Appellations et Vins Classés” (delle denominazioni e delle classificazioni dei vini).
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024