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DOPO ANNI DI ATTESE E DI RINVII, LA DOC SICILIA È REALTÀ. LA DENOMINAZIONE “CAPPELLO” DELLE TANTE ANIME ENOLOGICHE DELL’ISOLA HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DAL COMITATO NAZIONALE VINI. UN RISULTATO CHE PUO' DARE NUOVO SLANCIO SUI MERCATI INTERNAZIONALI

Dopo anni di attese e di rinvii, la Doc Sicilia è realtà. La denominazione “cappello” delle tante anime enologiche dell’isola ha ottenuto il via libera dal Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole. Un risultato che premia il lungo lavoro della cantine siciliane, protagoniste di un rinascimento enoico che in pochi decenni ha elevato il vino di Trinacria da prodotto da taglio a nettare di Bacco pregiato e apprezzato in tutto il mondo. La nuova Doc è anche il frutto di una volontà comune di tutta la filiera vinicola siciliana, dai produttori all’Istituto regionale della vite e del vino (Irvv), dalla Regione alle organizzazioni di categoria. Una novità attesa da tempo che, attraverso la riconoscibilità del brand “Sicilia” potrebbe dare nuovo impulso sui mercati del mondo alle tante espressioni vinicole di qualità dell’isola, forse fino ad oggi penalizzate da denominazioni difficilmente riconoscibili, soprattutto sui mercati esteri. Non sparisce, ovviamente, la possibilità di produrre vini a Igt, con la denominazione che passa da Igt Sicilia a Igt terre siciliane.

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