DOPO GIORNI DI DIBATTIMENTO, E UNA ECO MEDIATICA SENZA PRECEDENTI, È USCITO OGGI IL VERDETTO DELLA GIURIA DI NEW YORK, CHE HA DICHIARATO IL PIÙ GRANDE FALSARIO DEL, RUDY KURNIAWAN, COLPEVOLE DI FRODE. RISCHIA TRA I 20 ED I 40 ANNI DI CARCERE

Dopo giorni di dibattimento, e una eco mediatica senza precedenti per un processo che riguarda il mondo del vino, è uscito oggi il verdetto della giuria di New York, che ha dichiarato il più grande falsario enoico del mondo, Rudy Kurniawan, colpevole di frode, frode fiscale e frode telematica: la vendita di bottiglie false, alla fine, gli aveva fruttato 1,3 milioni di dollari, oltre ad avergli permesso di accedere ad un finanziamento di 3 milioni di dollari, in realtà senza alcuna garanzia reale. La giuria ha impiegato meno di due ore per trovare un accordo, e nel corso del processo il giudice ha appurato come casa di Kurniawan, in California, in realtà fosse una vera e propria fabbrica dove si producevano le false bottiglie, anche grazie alla testimonianza del miliardario Bill Koch e dei produttori di vino della Borgogna Laurent Ponsot e Aubert de Villaine. Ponsot, inoltre, a The Drinks Business, ha detto, dopo il verdetto, di non sentire “alcuna pietà” per Kurniawan, ritenendosi “soddisfatto”, ma non “felice” del risultato. La sentenza, evidentemente di condanna, arriverà il 24 aprile, e difficilmente per un reato del genere sarà inferiore ai 20 anni, con il rischio anzi di arrivare fino a 40 ...